Benvenuto alla guida definitiva per coltivare marijuana e cannabis light, presentata da WeWeed, il tuo partner di fiducia nel mondo dell’erba legale. Ti stai per imbarcare in un viaggio di scoperta, che ti porterà a conoscere i segreti dell’arte della coltivazione della cannabis.
Sappiamo che la coltivazione della cannabis può sembrare un compito intimidatorio, pieno di termini scientifici e tecniche complesse. Ma non temere!
In questa guida, esploreremo tutto ciò che riguarda la coltivazione della cannabis, dalla scelta dei semi giusti alle tecniche di potatura, dai metodi di coltivazione indoor ed outdoor fino al momento cruciale del raccolto. Condivideremo con te i nostri consigli e trucchi per massimizzare la resa e la qualità del tuo raccolto.
Ricorda, la coltivazione della cannabis è molto più di un hobby: è un’arte, una scienza e, soprattutto, una passione.
È legale coltivare cannabis light?
In Italia è legale coltivare la “cannabis light”, o cannabis con un contenuto di THC inferiore allo 0,6%. Questo è permesso grazie alla legge 242/2016, che autorizza la coltivazione di canapa con un contenuto di THC inferiore allo 0,2% (poi aumentato allo 0,6% nel 2020) per usi industriali e scientifici. Questa legge ha aperto la strada alla vendita legale di prodotti a base di cannabis con basso contenuto di THC, compresi alimenti, cosmetici, materiali da costruzione e “fiori”, purché non siano pubblicizzati con scopi stupefacenti. (scopri qui la migliore offerta di derivati di cannabis light in Italia!)
Tuttavia, la questione della coltivazione personale di cannabis (anche con basso contenuto di THC) è stata più complessa. Anche se la legge 242/2016 sembra permettere la coltivazione personale, ci sono state molte incertezze e dispute legali. Alcune corti hanno considerato legale la coltivazione personale, altre no. La questione è stata oggetto di molte dispute e potrebbe essere cambiata dopo il 2021.
>> Leggi qui un approfondimento: Coltivare marijuana light in Italia è possibile? Quali sono le cose da sapere
Inoltre, le aziende che desiderano coltivare canapa per scopi commerciali devono rispettare vari requisiti, tra cui la registrazione presso la Camera di Commercio e l’uso di varietà di canapa approvate dall’Unione Europea.
Nozioni fondamentali sulla natura e lo sviluppo della pianta
La cannabis è una pianta incredibilmente resistente che può crescere in tanti ambienti o climi, anche i più difficili! Tuttavia, per ottenere un prodotti di alta qualità, è essenziale capire le necessità fondamentali della pianta. Ecco alcuni fattori chiave da considerare.
Qual è il ruolo della luce?
La luce è fondamentale per la crescita della cannabis. Il processo di fotosintesi, in cui le piante trasformano la luce in energia, è vitale per la loro sopravvivenza. La cannabis richiede molta luce, quindi se stai coltivando al chiuso è necessario usare delle lampade. È consigliato l’uso di luci a LED o HPS di alta qualità. Coltivare all’aperto è più facile, ti basterà mettere la cannabis sotto la luce diretta del sole.
Il miglior terreno
Il terreno gioca un ruolo cruciale nel determinare quanto sarà rigogliosa la tua pianta di cannabis. Un terreno ben drenato, ricco di materia organica e con un pH equilibrato (tra 6.0 e 7.0) è ideale. Puoi anche considerare terreni speciali per la cannabis, che contengono già tutti i nutrienti necessari.
Ricircolo d’aria
La cannabis ha bisogno di un flusso costante di aria fresca ricca di CO2 per la fotosintesi. All’aperto, questo non è un problema, ma se stai coltivando al chiuso, potrebbe essere necessario un sistema di ventilazione per mantenere l’aria in movimento e impedire l’accumulo di umidità.
Acqua di qualità
L’acqua è, naturalmente, un elemento vitale per la crescita delle piante. La cannabis preferisce un regime di irrigazione costante, ma non tollera l’eccesso d’acqua. È consigliato badare al PH dell’acqua, sono ottimali valori tra 5.5 e 7.5. Può essere importante tenere d’occhio anche il residuo fisso, un acqua più dura può rendere difficoltosa l’assunzione dei nutrienti da parte della pianta.
Sostanze nutritive
Le piante di cannabis richiedono una serie di nutrienti per crescere al meglio, tra cui azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), oltre a una serie di micronutrienti come calcio, magnesio e ferro. Esistono molti fertilizzanti specifici per la cannabis sul mercato che contengono l’equilibrio giusto di questi nutrienti.
Umidità
Infine, l’umidità gioca un ruolo importante nella coltivazione della cannabis. Un ambiente troppo umido può favorire la formazione di muffe e funghi, mentre un ambiente troppo secco può disidratare le piante. L’umidità ideale varia a seconda della fase di crescita, ma in generale dovrebbe essere mantenuta sotto il 40% in fioritura e sopra il 70% nella fase vegetativa.
>> Se vuoi approfondire leggi qui: Coltivare cannabis: in quale clima cresce meglio la marijuana?
Scegli il genere di coltivazione
La coltivazione della cannabis può essere un’esperienza gratificante. Tuttavia, la scelta del metodo di coltivazione può avere un impatto significativo sul successo del tuo raccolto. Esistono diverse opzioni tra cui scegliere, ciascuna con i suoi vantaggi e svantaggi.
>> Leggi qui per capire meglio come scegliere il metodo di coltivazione: Coltivare marijuana light e che tipo di coltivazione scegliere
Coltivare cannabis light Indoor
La coltivazione indoor della cannabis offre il vantaggio del controllo completo sull’ambiente di crescita. Puoi controllare la luce, la temperatura, l’umidità e l’alimentazione delle tue piante. Questo può portare a rese più elevate e una qualità del raccolto più consistente.
>> Leggi qui una guida su Come coltivare la canapa light indoor: guida e consigli pratici
Tuttavia, la coltivazione indoor può essere costosa a causa dell’energia richiesta per l’illuminazione, il riscaldamento e la ventilazione. Inoltre, richiede più attenzione e manutenzione rispetto ad altre forme di coltivazione.
Coltivare erba outdoor
La coltivazione outdoor della cannabis è il metodo più naturale e anche il meno costoso. Le piante possono beneficiare direttamente della luce solare, del suolo naturale e della pioggia.
>> Leggi qui la guida sulla Marijuana outdoor: tutto quello che c’è da sapere sulla coltivazione all’aperto
D’altro canto la coltivazione outdoor è molto meno prevedibile e controllabile. Le piante sono esposte a fluttuazioni climatiche, parassiti e malattie.
Serra o greenhouse
La coltivazione in serra combina il meglio dei mondi indoor e outdoor. Le piante beneficiano della luce solare naturale, ma sono protette dalle intemperie. Puoi anche avere un certo controllo sull’ambiente di crescita.
Le serre però possono essere costose da costruire e mantenere, un altro problema è la necessità di un buon sistema di ventilazione per evitare problemi di calore e umidità.
Coltivazione in idroponica
La coltivazione idroponica è un metodo di coltivazione avanzato che implica la crescita delle piante in acqua, piuttosto che nel suolo. Questo metodo offre un controllo preciso sui nutrienti che le tue piante ricevono, e può portare a crescite più veloci e rese più elevate.
>> Leggi qui Come coltivare cannabis light idroponica: breve guida e consigli utili
La coltivazione idroponica è complessa e costosa da impostare. Richiede anche un monitoraggio costante per evitare problemi come la marciume delle radici.
Scegliere i semi di Cannabis Light
La scelta dei semi di cannabis è uno dei primi e più importanti passi nella coltivazione della tua pianta. La scelta deve essere guidata dalle necessità e dalle risorse a disposizione come tempo, spazio, budget, oltre che dalle caratteristiche che cerchiamo in una pianta! Eccone alcune:
Facilità di Coltivazione
La facilità di coltivazione può variare notevolmente a seconda del tipo di semi di cannabis scelti. Alcuni strain sono più robusti altri più fragili e richiedono più attenzione. Se si è alle prime armi è sicuramente consigliato coltivare genetiche di vecchia data, stabili e robuste come la Orange Bud, White widow e super skunk.
Fotoperiodiche
Le piante fotoperiodiche di cannabis sono quelle che fioriscono in base alla quantità di luce che ricevono. Queste piante fioriranno solo quando le ore di luce diminuiscono a un certo punto, solitamente quando ricevono 12 ore di luce e 12 ore di oscurità al giorno. Sono piante che richiedono molto spazio e offrono la produzione più alta di fiori e buds.
>> Leggi questo articolo per approfondire per approfondire: Fotoperiodo e cannabis, cosa si intende
Autofiorenti
Le piante autofiorenti sono ibridi di cannabis ruderalis, una varietà di cannabis che fiorisce automaticamente. Il tempo di coltivazione è più corto e possono produrre un raccolto in soli 8-10 settimane. Tuttavia sono più fragili e ottenere un prodotto di alta qualità è più difficile. Inoltre tendono ad avere un contenuto di CBD o THC più basso rispetto alle varietà fotoperiodiche.
>> Leggi qui per approfondire: Cosa sono le Piante di Marijuana Autofiorenti e Come Coltivarle?
Femminizzati
I semi femminizzati sono semi di cannabis che sono stati geneticamente modificati per produrre solo piante femminili, che sono le uniche che producono i fiori ricchi di cannabinoidi. Questi semi sono ideali per i coltivatori che non desiderano gestire le piante maschili.
>> Leggi qui se vuoi approfondire riguardi i Semi Cannabis Light: Cosa Sono e Dove Trovarli
Indica
Le piante di cannabis Indica tendono ad essere più piccole e robuste rispetto alle piante Sativa. Producono fiori densi e sono noti per i loro effetti rilassanti e calmanti. Queste piante generalmente hanno un periodo di fioritura più breve e possono essere più facili da coltivare, rendendole un’ottima scelta per i coltivatori principianti.
Sativa
Le piante di cannabis Sativa sono generalmente più grandi e hanno un periodo di fioritura più lungo rispetto alle Indica. Sono noti per produrre effetti più stimolanti ed euforici. A causa del loro tempo di fioritura più lungo e della loro tendenza a crescere più in altezza, queste piante possono richiedere un po’ più di esperienza per coltivare con successo.
Perché scegliere le talee di cannabis light al posto dei semi?
Scegliere di coltivare la cannabis a partire da talee anziché da semi può avere diversi vantaggi:
- Uniformità Genetica: Le talee sono cloni genetici della pianta madre. Ciò significa che tutte le talee prese da una determinata pianta avranno esattamente le stesse caratteristiche genetiche. Questo può essere utile se hai una particolare pianta che ti piace per il suo sapore, quantità di CBD o THC, resa o altre caratteristiche.
- Risparmio di Tempo: Le talee di cannabis possono far risparmiare tempo rispetto alla coltivazione da semi. I semi richiedono tempo per germogliare e crescere fino alla fase vegetativa, mentre la talea, dopo aver attecchito, è già in questa fase.
- Sicurezza del Sesso: Le talee di cannabis sono sempre dello stesso sesso della pianta madre.
- Riduzione dei Costi: Anche se i semi di cannabis non sono generalmente molto costosi, le talee possono comunque rappresentare un risparmio. Se hai accesso a una pianta madre, puoi produrre un numero praticamente illimitato di talee gratuitamente.
Tuttavia, la coltivazione da talee può presentare alcune sfide. Le talee richiedono condizioni di crescita molto specifiche per radicare con successo, e possono essere più suscettibili a problemi come malattie e parassiti rispetto alle piante cresciute da semi. Inoltre, se non hai accesso a una pianta madre, potrebbe essere difficile ottenere talee di qualità.
Germinazione Cannabis: come si fa?
La germinazione è il processo in cui un seme di cannabis inizia a svilupparsi, prima formando una radichetta e poi una piantina. Questa fase è cruciale per la vita di una pianta di cannabis, e scegliere il substrato giusto può fare una grande differenza. Questo articolo esaminerà diversi substrati comuni per la germinazione della cannabis.
Terreno
Il terreno è il substrato di germinazione più tradizionale. I semi di cannabis possono essere piantati direttamente nel terreno, dove assorbiranno umidità e nutrienti mentre iniziano a svilupparsi. Questo metodo è naturale e semplice, ma i semi sono vulnerabili a malattie, parassiti e condizioni di crescita non ottimali.
Fazzoletto
Il metodo del fazzoletto è un altro metodo comune di germinazione. I semi di cannabis vengono posizionati tra due fazzoletti di carta umidi e lasciati in un luogo caldo e buio. Questo metodo permette di vedere facilmente quando i semi iniziano a germogliare, ma richiede una manipolazione delicata per piantare i semi germinati senza danneggiare le radici delicate.
Jiffy
I Jiffy sono un altro substrato popolare per la germinazione della cannabis. Sono piccoli dischi di torba compressa che si espandono quando vengono bagnati. I semi possono essere piantati direttamente nei Jiffy, che forniscono un ambiente umido e nutrienti per la germinazione. Questo metodo è conveniente e riduce la necessità di manipolare i semi germinati, ma i Jiffy possono seccarsi rapidamente e devono essere tenuti umidi.
In Acqua
Un altro metodo di germinazione implica immergere i semi di cannabis in acqua. Questo metodo può accelerare la germinazione, ma i semi devono essere piantati non appena iniziano a germogliare per prevenire la marciume delle radici. Inoltre, questo metodo può non essere adatto a tutti i semi, in quanto alcuni semi potrebbero annegare se lasciati in acqua per troppo tempo.
Serre di Germinazione
Le serre di germinazione sono strumenti utili che creano un ambiente controllato per la germinazione dei semi di cannabis. Queste serre di solito contengono un substrato come la vermiculite o la perlite e possono mantenere un livello costante di umidità. Questo può migliorare la velocità e il tasso di successo della germinazione, ma le serre di germinazione possono essere più costose rispetto ad altri metodi.
In conclusione, la scelta del substrato di germinazione dipende dalle tue preferenze personali, dalle risorse disponibili e dalle specifiche esigenze dei tuoi semi di cannabis. Ricorda, la chiave per una germinazione di successo è fornire ai tuoi semi un ambiente caldo, umido e buio e manipolarli con cura.
Scegliere il Substrato
Il substrato in cui far crescere la cannabis è una decisione fondamentale per la salute e il successo della tua pianta. Esistono vari tipi di substrati, ciascuno con vantaggi e svantaggi distinti.
Il terriccio universale
è il substrato più comune ed è generalmente ricco di nutrienti. Offre un buon equilibrio di ritenzione dell’acqua e drenaggio, ma può essere suscettibile a parassiti e malattie.
La fibra di cocco
è un substrato popolare per la cannabis, poiché fornisce un buon drenaggio e aereazione. Tuttavia, non contiene molti nutrienti, quindi dovrai fornire una nutrizione extra.
La perlite e la vermiculite
sono spesso usate in combinazione con altri substrati per migliorare il drenaggio e l’aereazione. Sono inerti e non forniscono nutrienti.
Il Super Soil
è un tipo di substrato pre-fertilizzato che è stato progettato per contenere tutti i nutrienti necessari per la crescita della pianta. Questo tipo di substrato è popolare tra i coltivatori di cannabis esperti e che vogliono coltivare in organico, in quanto elimina la necessità di fertilizzanti sintetici e può migliorare il sapore e l’aroma del prodotto finale.
L’idroponica
è un metodo di coltivazione senza suolo in cui le piante vengono coltivate in un mezzo inerte e nutriti con una soluzione di acqua e nutrienti. Questo metodo può produrre rese elevate, ma richiede più attenzione e attrezzature.
L’aeroponica
è un metodo avanzato di coltivazione della cannabis che utilizza aria e nebbia invece di un substrato tradizionale. Nel sistema aeroponico, le radici delle piante sono sospese nell’aria in una camera di crescita e vengono nutrite con soluzioni nutritive nebulizzate. Questo permette un accesso illimitato all’ossigeno, stimolando la crescita rapida e la produzione di cannabinoidi.
Fase Vegetativa nella Coltivazione di Marijuana e Cannabis Light
La fase vegetativa è un periodo cruciale nel ciclo di vita della pianta di cannabis, sia che tu stia coltivando marijuana con alto contenuto di THC o cannabis light con alto contenuto di CBD. Durante questa fase, la pianta si concentra sulla crescita delle foglie e dei rami, costruendo la struttura necessaria per sostenere i futuri fiori.
Coltivazione Indoor
Nella coltivazione indoor, la fase vegetativa inizia una volta che la pianta ha sviluppato un certo numero di nodi o palchi, di solito dopo 2-3 settimane dalla germinazione. Durante questa fase, la pianta richiede molta luce, idealmente 18-24 ore al giorno.
Coltivazione Outdoor
Nella coltivazione outdoor, la fase vegetativa si ha naturalmente e generalmente finisce all’inizio di agosto, quando le giornate iniziano ad accorciarsi.
Nutrienti Necessari
Durante la fase vegetativa, le piante di cannabis hanno bisogno di una grande quantità di azoto, oltre a fosforo e potassio. Altri micronutrienti come il calcio, il magnesio e il ferro sono anch’essi importanti.
L’azoto è particolarmente cruciale durante questa fase poiché supporta la crescita delle foglie e la formazione della clorofilla. Tuttavia, è importante non esagerare con l’azoto poiché ciò può portare a problemi come la clorosi.
Il fosforo e il potassio aiutano anche a sostenere la crescita vigorosa, ma saranno ancora più importanti nella fase successiva di fioritura.
Infestazioni e malattie nella Coltivazione di Marijuana
Le infestazioni possono rappresentare una minaccia significativa per la coltivazione di marijuana, sia indoor che outdoor. Identificare i sintomi di un attacco e intervenire tempestivamente può fare la differenza tra un raccolto sano e un raccolto perso.
Malattie Cannabis: Come Difendersi da Muffe e Parassiti
Le muffe e i parassiti possono causare gravi danni alle piante di cannabis. Le muffe, come la botrite o “muffa grigia”, prosperano in ambienti umidi e possono distruggere rapidamente un raccolto se non vengono controllate. I parassiti, come gli acari e gli afidi, possono danneggiare le piante succhiando la linfa dalle foglie e diffondendo malattie.
La prevenzione è la migliore difesa contro queste minacce. Mantenere un ambiente di coltivazione pulito, controllare regolarmente le piante per segni di infestazione e assicurarsi che le piante non siano stressate possono aiutare a prevenire la comparsa di muffe e parassiti. Se un’infestazione dovesse verificarsi, esistono vari prodotti e tecniche, come gli insetticidi biologici o l’uso di insetti predatori, che possono essere utilizzati per controllare la situazione.
Come Proteggere le Piante di Cannabis Outdoor dagli Attacchi degli Animali
Le piante di cannabis outdoor possono essere vulnerabili agli attacchi di vari animali, dai piccoli roditori ai cervi. Gli animali possono essere attratti dalle piante di cannabis e possono danneggiare o distruggere il raccolto mangiando le foglie e i germogli.
Per proteggere le piante, si possono utilizzare vari metodi di dissuasione. Questi possono includere recinzioni, reti, repellenti per animali o persino l’uso di animali da guardia. È importante ricordare che qualsiasi metodo utilizzato dovrebbe essere umano e legale nella tua zona.
In conclusione, la prevenzione e la vigilanza sono fondamentali per proteggere il tuo raccolto di marijuana dalle infestazioni. Che si tratti di muffe, parassiti o animali, essere preparati e intervenire rapidamente può aiutare a salvare il tuo raccolto da danni potenzialmente devastanti.
Fioritura
Fioritura della Cannabis
La fioritura è una fase cruciale nella vita di una pianta di cannabis. È durante questo periodo che la pianta produce i fiori ricchi di cannabinoidi. Comprendere i segni della fioritura e come gestirla può fare la differenza tra un raccolto di successo e uno meno produttivo.
Come Riconoscere la Marijuana Maschio, Femmina e Ermafrodita
Le piante di cannabis possono essere maschili, femminili o ermafrodite. Solo le piante femminili producono i fiori ricchi di cannabinoidi. Le piante maschili producono polline e possono impollinare le femmine, causando la produzione di semi invece di fiori. Le piante ermafrodite, che presentano sia caratteristiche maschili che femminili, possono autoimpollinarsi.
Come riconoscere la marijuana maschio e femmina.
Cannabis ermafrodita, caratteristiche della pianta.
I Tempi di Fioritura della Marijuana: Quali Sono e Come Seguirli
I tempi di fioritura della marijuana possono variare a seconda della varietà e delle condizioni di coltivazione. Tuttavia, in generale, la fase di fioritura inizia quando la pianta riceve 12 ore di luce e 12 ore di oscurità al giorno.
Indoor
Nella coltivazione indoor, il coltivatore ha il controllo completo del ciclo di luce, e può innescare la fase di fioritura cambiando il ciclo di luce a 12/12. Il periodo di fioritura può durare da 8 a 12 settimane, a seconda della varietà.
Outdoor
Nella coltivazione outdoor, la fioritura inizia naturalmente quando le giornate iniziano ad accorciarsi alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno. La durata della fioritura può variare a seconda del clima e della varietà.
I tempi di fioritura della marijuana: quali sono e come seguirli
Cannabis poliploide: che cos’è?
Raccolta della Cannabis
La raccolta è l’ultimo passo nel ciclo di vita della pianta di cannabis ed è un momento cruciale che può avere un impatto significativo sulla qualità finale del prodotto. Scegliere il momento giusto per la raccolta può massimizzare la potenza e la resa dei fiori di cannabis.
Quando Effettuare la Raccolta
Il momento esatto della raccolta può variare a seconda della varietà di cannabis e delle condizioni di crescita. Tuttavia, ci sono alcuni segni generali che i coltivatori possono cercare per determinare quando la pianta è pronta per la raccolta.
Uno dei metodi più comuni per determinare il momento della raccolta è guardare i tricomi, le piccole ghiandole resinose che ricoprono i fiori di cannabis. Quando la maggior parte dei tricomi ha un colore latteo e alcuni iniziano a diventare ambra, è generalmente il momento ideale per la raccolta.
Un altro segno che la pianta è pronta per la raccolta è quando i pistilli o “capelli” sui fiori passano dal bianco al rosso o all’arancione.
Raccolta Indoor
Di solito, le piante di cannabis indoor sono pronte per la raccolta 8-12 settimane dopo l’inizio del ciclo di luce 12/12.
Raccolta Outdoor
Nella coltivazione outdoor, la fioritura e quindi la raccolta, sono guidate dai cicli naturali di luce del sole. Di solito, le piante di cannabis outdoor sono pronte per la raccolta da fine settembre a fine ottobre nell’emisfero nord, a seconda della varietà e delle condizioni climatiche.
Essiccazione e Concia della Cannabis
Dopo la raccolta, la cannabis deve passare attraverso due fasi cruciali prima di essere pronta per l’uso: l’essiccazione e la concia. Questi processi aiutano a preservare la cannabis, migliorano il suo sapore e la sua potenza e ne riducono la ruvidezza.
Essiccazione Cannabis e Concia: Cosa Sono e Come si Fanno Correttamente
L’essiccazione della cannabis comporta l’asciugatura dei fiori appena raccolti in un ambiente controllato. Questo processo rimuove l’acqua dai fiori, impedendo la crescita di muffe e la decomposizione.
Durante l’essiccazione, i fiori vengono appesi a testa in giù in una stanza buia, fresca e ben ventilata. L’ideale è mantenere la temperatura tra i 15 e i 21 gradi, con un’umidità relativa tra il 45% e il 55%. Il processo di essiccazione dura di solito da una a due settimane.
Essiccazione cannabis e concia: cosa sono e come si fanno correttamente
Dopo l’essiccazione, i fiori passano alla fase di concia. La concia è un processo di maturazione che aiuta a decomporre le clorofille rimanenti nei fiori, migliorando il sapore e l’odore. Durante la concia, i fiori vengono conservati in barattoli di vetro ermetici in un luogo fresco e buio. I barattoli vengono aperti una volta al giorno per permettere lo scambio d’aria. La concia può durare da due settimane a diversi mesi.
Come Seccare l’Erba Velocemente: Metodi Facili
Sebbene i metodi tradizionali di essiccazione richiedano tempo, ci sono alcuni metodi che possono essere usati per seccare l’erba più velocemente.
- Metodo del forno: Il metodo del forno è probabilmente il più veloce, ma può riduce la potenza e peggiora il sapore dell’erba. Consiste nel pre-riscaldare il forno a una temperatura molto bassa (non più di 65 gradi), disporre i fiori su una teglia e infornarli per 10-15 minuti.
- Metodo del deumidificatore: Un deumidificatore può essere utilizzato per rimuovere l’umidità dai fiori più velocemente. Questo metodo richiede comunque diversi giorni.
- Metodo del cartone: I fiori possono essere messi in una scatola di cartone con molti fori per la ventilazione. La scatola viene poi posta in un luogo caldo con una buona circolazione d’aria.
Ricorda che sebbene questi metodi possano accelerare il processo di essiccazione, possono anche diminuire la qualità dell’erba. Per la migliore qualità, è consigliabile seguire i metodi di essiccazione e concia tradizionali.
Per la scrittura di questo articolo sono state utilizzate le seguenti fonti:
Legge 2 dicembre 2016, n. 242, “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”.
Decreto del Ministero della salute del 22 gennaio 2020, “Modifica della tabella II allegata al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309”
Rosenthal, Ed. “Marijuana Grower’s Handbook: Your Complete Guide for Medical and Personal Marijuana Cultivation.” Quick American Archives, 2010.
Cervantes, Jorge. “Marijuana Horticulture: The Indoor/Outdoor Medical Grower’s Bible.” Van Patten Publishing, 2006.