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Come riconoscere la marijuana maschio e femmina, nonchè ermafrodita.

Staff WeWeed

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Indice

Le piante di cannabis sono dioiche, cioè si differenziano in esemplari femmina e esemplari maschio. Come riconoscere una pianta di marijuana maschio? Scopriamo insieme anche come e perché le piante di marijuana possono diventare ermafrodite e perché questo può essere un problema per i coltivatori.

Come si distingue la marijuana maschio dalla marijuana femmina?

Come in tutte le piante, la distinzione tra marijuana maschio e marijuana femmina si determina in base al fiore che sviluppano. Ma un fattore la rende ancora più interessante: la cannabis dimostra di avere una resilienza invidiabile, è infatti in grado di avvalersi dell’ermafroditismo, quando si trova in difficoltà, come vedremo nello specifico più avanti.

Nella canapa la distinzione tra i due sessi non può essere determinata nella prima fase di crescita. Solo una volta che la pianta sviluppa l’organo riproduttivo si può distinguere tra i due sessi. La distinzione avviene ovviamente osservando la formazione delle gonadi, cioè dei fiori della pianta di cannabis. Le piante di marijuana femmina sviluppano le ricercatissime cime, mentre la marijuana maschio sviluppa gli stami dove matura il polline atto a fecondare le femmine.

In entrambi i casi il fiore nasce nell’incavo a V tra lo stelo in cui è presente la foglia e il gambo della pianta di marijuana. Il pre-fiore spunta come una microscopica sfera verde chiaro. Ancora non è possibile determinare di che tipo di fiore si tratti, ma nel momento in cui la fase di fioritura sarà avviata si potrà procedere per distinguere se si tratta di un fiore di marijuana maschio o di un fiore di marijuana femmina.

Pianta cannabis maschio: come riconoscerla?

marijuana maschio
Foto di marijuana maschio

Le piante di marijuana maschio sviluppano delle piccole sfere che a termine della maturazione rilasceranno il polline. Normalmente si presentano dopo una o due settimane dall’inizio della fase di fioritura. Nel processo di sviluppo assumono inizialmente un aspetto simile a piccoli caschi di banane dal colore giallo-verde.

Una volta maturi, i fiori della marijuana maschio si aprono rilasciando il polline che andrà a fecondare gli esemplari di marijuana femmina nelle vicinanze. Ovviamente la marijuana maschio non è da scartare a priori. Infatti nel caso in cui vogliate produrre dei semi e permettere alle vostre piante di riprodursi dovrete necessariamente ricorrere all’impollinazione delle cime.

In questo caso è necessario individuare la marijuana maschile migliore per la riproduzione. Un metodo diffuso si basa sulla selezione della marijuana maschio in base allo stelo. Uno stelo spesso e cavo in genere è un buon segno. In più è utile eliminare le piante che presentano cime spelacchiate e puntare invece sulla marijuana maschio con cime dense e compatte. In questo modo vi assicurerete una linea genetica forte e potrete sperare che la marijuana femmina derivante avrà un’alta produzione di principi attivi.

I fiori della cannabis di sesso femminile

Canapa: fiore femmina cannabis

Passata la fase vegetativa, nella pianta di marijuana femmina usciranno dei lunghi peletti bianchi, noti come pistilli. Questi crescono fino a formare il calice e la struttura che da forma alla cima. I pistilli dei fiori della cannabis sono sempre bianchi, mai verdi.

I fiori nella marijuana femmina maturano con un leggero ritardo rispetto a quelli degli esemplari maschi. Prendendosi qualche giorno in più nell’espressione del proprio sesso, a parità di inizio della fase di fioritura le piante di cannabis femmina attenderanno qualche giorno prima di presentare una differenziazione dalla cannabis maschio.

Quando una pianta di marijuana femmina si trova in condizioni critiche, usa gran parte delle sue energie per diventare ermafrodita, producendo anche fiori maschili.

Quando e perché la marijuana diventa ermafrodita?

La marijuana ermafrodita è una pianta di cannabis che produce fiori sia maschili che femminili a causa di stress ambientale, problemi di coltivazione o ereditarietà. La cannabis è una pianta resiliente e si adatta alle situazioni avverse assicurando la sopravvivenza della specie. Questo si può facilmente osservare nel suo comportamento in situazioni di particolare stress. Quando la pianta di marijuana femmina si trova in pericolo e teme per la sopravvivenza, per assicurare la continuità della specie, usa gran parte delle sue energie per produrre dei semi.

Per aumentare le probabilità di fecondazione dei suoi pistilli, lo sforzo si risolve nella produzione di fiori maschili che possano fecondare i fiori femminili già presenti. Nelle piante di canapa ermafrodite si osserva la presenza dei fiori femminili e dei fiori maschili contemporaneamente. Quando sono presenti entrambi i sessi nella stessa pianta, si parla di ermafroditismo simultaneo. In condizioni naturali la pianta produrrà dei semi e si assicurerà una discendenza. Nelle coltivazioni invece sarà allontanata dalle altre femmine, per evitare di mettere a repentaglio l’intero raccolto.

Canapa: esemplare ermafrodita cannabis

Le piante ermafrodite sono una rarità e possono rovinare la coltivazione delle cime fecondandole. Una volta che la cima è fecondata produce i semi e non è più utilizzabile per altri scopi. Per questo i coltivatori esperti tengono sempre d’occhio i propri esemplari rimuovendo eventuali piante di canapa ermafrodite. Bisogna comunque ricordare che le piante di marijuana femmina diventano ermafrodite solo in determinate situazioni ambientali avverse. Perciò mantenendo un buon ambiente di coltura sono rarissimi i casi in cui possa verificarsi l’ermafroditismo.

>>Per approfondimenti leggi anche: Cannabis ermafrodita, le caratteristiche della pianta

I benefici dei fiori della cannabis femmina

I fiori femminili della cannabis legale possono vantare tantissime proprietà rilassanti e terapeutiche. Grazie all’alta presenza di CBD e di altri cannabinoidi curativi, si possono utilizzare le infiorescenze, gli oli e gli estratti per trattare i sintomi dell’ansia o migliorare il funzionamento generale del proprio sistema endocannabinoide. I prodotti della cannabis light possono essere utilizzati anche per migliorare la salute degli animali domestici ed aiutano a trattare il dolore derivante da alcune patologie.

Per assicurarsi la massima qualità è giusto affidarsi a coltivatori esperti che seguano i protocolli migliori nel produrre la cannabis legale, ma se sei un appassionato e vuoi approfondire l’argomento di coltivazione della cannabis light puoi continuare l’argomento qui, in una breve guida sugli aspetti della coltivazione della canapa legale indoor.

>>Scopri tutto ciò che vuoi sapere sulla cannabis light!

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