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Malattie cannabis: come difendersi da muffe e parassiti

Staff WeWeed

malattia della cannabis
Indice

La meravigliosa piantina di marijuana è forte e resistente, soprattutto nelle sue varietà più antiche. Ma esistono anche delle malattie della cannabis, che rischiano di affliggere le piante e rovinare il raccolto. Fortunatamente però sono problemi a cui si può porre rimedio, quasi sempre almeno. Vediamo quindi gli accorgimenti utili ad assicurarsi che la nostra marijuana legale cresca sana e forte. 

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Le malattie della cannabis: tipologie

Per quanto siamo abituati a vedere sempre delle giungle verdi e rigogliose, anche la marijuana ha le sue malattie. La pianta infatti soffre tante infestazioni più o meno comuni.

La tipologia principale di malattia che può colpire la cannabis è, ironicamente, anch’essa di origine vegetale. Si tratta infatti di un’infestazione da parte di muffe o funghi. Va detto che tecnicamente stiamo parlando di un altro regno, diverso da quello vegetale, ma il concetto chiave è che questo tipo di malattia tende a inserirsi profondamente nella struttura della cannabis. E perciò necessita di una certa attenzione nel trattamento.

Ma non sono solo spore, muffe e funghi ad insidiare le piantine. Ci sono anche una varietà di animaletti che adorano la cannabis, ma che la danneggiano in maniera più o meno profonda. Nessuno di essi è però particolarmente pericoloso, anche se possono essere tenaci.

Infine, va notato che esistono anche malattie genetiche della cannabis. Anche se il lavoro di selezione e miglioramento degli strain tende a eliminare naturalmente questi difetti, a volte salta fuori qualche piantina geneticamente deforme. La natura, a volte, non ci azzecca proprio.

Le malattie fungine della cannabis

Iniziamo da funghi e muffe. Le più comuni malattie della marijuana in questo caso sono due, e colpiscono principalmente le foglie e le infiorescenze della pianta. È importante specificare il termine principalmente, perché in entrambi i casi ci troviamo di fronte ad un fungo, che può essere più o meno difficile da eliminare.

Per capire da quale malattia sia affetta la nostra cannabis è sufficiente osservarne le foglie. Se sono ricoperte da una polverina biancastra (che ricorderebbe i tricomi della Silver Haze, se si trattasse di infiorescenze) che vien via facilmente, si tratta di muffa bianca. In questo caso la cosa da fare è, ovviamente, rimuovere le foglie colpite. Ma bisogna farlo con delicatezza, dato che con una manipolazione troppo aggressiva le spore finirebbero ovunque rischiando di attaccare altre parti della pianta o addirittura saltare in altre piantine. Se siamo alle prese con la muffa bianca tuttavia, non c’è da disperare. Solitamente infatti questa malattia tende a rovinare le foglie di marijuana, e se l’infezione non è estesa le infiorescenze si possono recuperare facilmente.

E se invece sono proprio le infiorescenze a sembrare ammuffite? In quel caso ci troviamo probabilmente di fronte al cosiddetto marciume delle infiorescenze, o bud mold. La malattia in questo caso è più grave, e minaccia seriamente il nostro raccolto. Anche in questo caso il colpevole è un funghetto, ed è particolarmente molesto. Si riconosce dal colorito marroncino che assumono le infiorescenze, che iniziano proprio a marcire assieme alle basi delle foglie più vicine a loro. La prognosi di una pianta affetta da questo fungo non è tragica, fortunatamente. Ma probabilmente le infiorescenze andranno tagliate e cestinate, e la pianta dovrà essere sottoposta ad un’accurata potatura.

Queste infiorescenze sono oramai irrimediabilmente marcite. Un gran peccato, ma la pianta forse sopravvivrà.

Anche le radici si ammalano

Infine, foglie e infiorescenze non sono le uniche parti che si possono infettare. Tra le malattie della cannabis ce ne sono anche che colpiscono le radici. Il nome dice tutto, e si chiama marciume radicale. Come ovvio, sono le radici della piantina che tendono a imputridire diventando prima gonfie e poi maleodoranti. Sebbene questa malattia non colpisca proprio l’infiorescenza della marijuana, una piantina infetta appassirà presto con buona pace delle infiorescenze e del raccolto del coltivatore. Va detto però che se il terreno che utilizzate è sano e privo di ristagni d’acqua, siete praticamente al sicuro da questa evenienza. Sono infatti le culture idroponiche a soffrire particolarmente questo tipo di muffa.

Luce e aria contro le malattie della cannabis

Tutte le muffe e i funghi appena raccontati hanno una cosa in comune: prosperano nel buio e nell’umido. La maniera migliore per prevenirli è quella di mantenere le piantine ben aerate e di non eccedere con l’umidità. Sebbene infatti alcune varietà di cannabis si trovano perfettamente a loro agio in un clima torrido e tropicale, non bisogna dimenticare che per quanto umida la giungla brasiliana è anche molto movimentata. E spesso si tende a trascurare l’importanza di un buon flusso d’aria e si lasciano troppe piantine troppo compresse in spazi angusti. Non fatelo e non dovrete temere le muffe!

I parassiti animali

Funghi e muffe amano il buio e l’umido, quindi mantenendo la piantina al sole e all’aria abbiamo risolto? No, per nulla. Ci sono altre malattie della cannabis causate da altri parassiti che all’aria e al sole si trovano benissimo. Ma anche in questo caso difendersi non è impossibile.

Parassiti medio-piccoli: afidi e ceroplasti

Questi insettini sono relativamente facili da individuare, e anche la loro rimozione è di media difficoltà. Gli afidi li conosciamo tutti, sono quegli esserini piccoli d’un verde traslucido che si raccolgono sotto l’attaccatura delle foglie, ma non solo. I ceroplasti sono poco più grandi degli afidi, e anche se il nome può sembrare strano, molto probabilmente chiunque di noi li ha visti almeno una volta ma non li ha riconosciuti. Questi simpatici insettini infatti costruiscono una sorta di guscio, un po’ come una patella marina, e vi si nascondono sotto. Ad un’occhiata sfuggente sembrano semplici bozzi del fusto della pianta.

Infine, fanno parte di questa categoria anche tutte quelle larve che si costruiscono una casetta all’interno della foglia. In questo caso non si vedono direttamente loro ma i tunnel che creano mentre si muovono per la piantina.

Le malattie della cannabis create da questi parassiti distruggono principalmente le foglie e non pregiudicano il raccolto, ma possono essere pericolose. Se non controllati infatti, afidi e ceroplasti rischiano di prosciugare la linfa della piantina bloccandone la crescita fino a farne morire le parti più giovani. Fortunatamente però, basta togliere via i ceroplasti o portare qualche coccinella, che provvederà a fare strage di afidi.

Insetti e malattie della cannabis

Potrà sembrare strano, ma non sono pochi gli insetti che apprezzano il gusto delle foglie di marijuana. Tante specie di grilli, cavallette e simili adorano mangiucchiare le parti più tenere della piantina, oltre ovviamente ad altri animaletti che proprio insetti non sono ma fanno comunque qualche danno. Come le lumache. In questo caso individuare il parassita è semplice, e la cosa migliore da fare è proteggere le piantine e non lasciarle all’aria completamente aperta.

>>Leggi anche l’articolo dedicato a come difendersi dai parassiti della cannabis!

Protezioni totali contro le malattie della cannabis

In realtà, non esiste una maniera certa e assoluta per proteggere una pianta di marijuana dalle malattie. Si può tentare la strada dei pesticidi, degli antibiotici e della lotta chimica. Ma si tratta di faccende costose e oggettivamente poco attraenti. Con quanto piacere vi fumereste infatti un’infiorescenza sulla quale è stato spruzzato del Cloropirifos?

La cosa migliore da fare è, anche in questo caso, vigilare costantemente e con impegno sulla salute delle piantine. Oppure rivolgervi a qualcuno che lo fa per voi, in maniera altrettanto naturale.

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