Il bonsai porta alla mente pace e serenità, valori che ci fanno pensare anche alla marijuana. La coltivazione di marijuana bonsai è possibile. Quando si parla di bonsai subito l’immaginazione viaggia verso il lontano oriente. La crescita lenta di una pianta in vaso può diventare una vera e propria terapia e tra le piante che possono essere coltivate in questo modo c’è anche la marijuana light.
Un bonsai è una pianta in miniatura, cresciuta in vaso grazie ad alcune tecniche che ne limitano le dimensioni. Crescere una marijuana bonsai ha il fantastico vantaggio di avere una pianta adulta di cannabis in uno spazio molto contenuto sulla base delle proprie esigenze. Questa pratica è nata in Cina e in Giappone e dura da migliaia di anni, secondo questa tecnica la pianta coltivata in un piccolo vaso, svilupperà un apparato radicale limitato mantenendo delle dimensioni ridotte.
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Cosa serve per coltivare marijuana bonsai?
Per coltivare un bonsai di cannabis sono necessari pochi strumenti:
- vaso di piccole dimensioni
- substrato adatto alla canapa
- un seme o una talea (se si vogliono accorciare i tempi)
- bastoncino di legno dritto
- spago
Questi strumenti sono facilmente reperibili. Come hai letto puoi scegliere se partire dal seme e seguire tutto il processo dal germoglio alla pianta adulta, oppure se avvalerti di una talea. In questo modo dovrai semplicemente attendere che la talea metta le radici.
Come si procede per coltivare un bonsai cannabis?
Prima di procedere alla coltivazione di marijuana bonsai è necessario preparare il vaso a questo tipo di coltivazione. Sarà sufficiente fare dei fori lungo il perimetro superiore del vaso in modo da fornire facili punti di ancoraggio per lo spago. In questo modo potremo usare il filo per dare alla pianta la forma desiderata. Fatto questo metterete il substrato nel vaso come è indicato anche per le piante di marijuana a grandezza naturale, puoi trovare le indicazioni qui.
A questo punto siamo pronti per cominciare la coltivazione del bonsai di canapa:
- Pianta il seme, o la talea nel vaso. Quando il germoglio raggiungerà le dimensioni di una talea potrai usare un bastoncino di legno dritto per dirigere il tronco del bonsai nella direzione che vorrai fargli prendere. È fondamentale evitare qualsiasi danno alle radici, cerca di essere delicato per non danneggiarle. Quando la talea sarà cresciuta potrai usare i lacci per legare il fusto al palo e ancorarlo ai fori creati sui bordi del vaso.
- Quando il fusto presenterà rami e biforcazioni inizia il training del bonsai di cannabis. Come hai fatto per il fusto potrai ancorare e legare i rami della marijuana con dello spago in modo da far prendere loro la direzione e la forma desiderata. Se vuoi che la tua pianta cresca in orizzontale usa i lacci per posizionare i rami nell’angolazione giusta. Durante questa operazione è obbligo prestare attenzione a lasciare spazio ai rami per poter crescere senza troppe costrizioni.
- Mentre la pianta cresce i rami saranno guidati dallo spago in modo da ottenere la forma e la dimensione desiderati. Ma per mantenere una forma coerente e piacevole è necessario potare la pianta. In questa fase si deve stare attenti a potare solamente i rami secondari in modo da non danneggiare la salute della pianta.
Quali cure sono necessarie?
Per far crescere sana e forte la nostra marijuana bonsai non servono cure molto diverse da quelle della coltivazione in vaso grande. Per avere alcune indicazioni puoi leggere qui. La differenza principale è che il tutto potrà avvenire in uno spazio decisamente ridotto. L’addizione di nutrienti e l’irrigazione dovranno essere studiati per evitare stress alla pianta che soffre facilmente sia per la carenza d’acqua che per l’eccessiva umidità.
Ciò che differenzia il bonsai di canapa dalle piante normali di marijuana è la necessità di potature ben studiate affinché assuma la forma desiderata. È fondamentale in più stare attenti che il fusto della pianta sia arieggiato evitando di recidere nella potatura anche i rami principali.
Perché si coltivano bonsai di cannabis?
Oltre ad essere un ottimo elemento d’arredo, molti coltivatori professionisti utilizzano la cannabis bonsai per la produzione di talee di canapa light per mantenere intatta la genetica originale della varietà di marijuana light. Usare le talee originate da una pianta bonsai permette ai coltivatori di evitare l’utilizzo di semi, assicurandosi un risparmio di soldi e tempo considerevoli. In più in questo modo la cannabis legale cresciuta da talea è un clone della pianta madre e non si rischierà di ottenere un esemplare maschio, che potrebbe rovinare il raccolto.
I bonsai madre devono essere tenuti perennemente in stato vegetativo, in questo modo si possono produrre talee con facilità, ma niente vieta di far passare la pianta alla fase di fioritura se desiderato. In media la vita di un bonsai varia dai 3 ai 6 anni a seconda della specie.
È legale coltivare la marijuana bonsai in casa?
Al momento è possibile coltivare piante di marijuana legale, ma per poterlo fare è necessario dimostrare che i semi acquistati sono semi certificati e rientranti nel “catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole”. Per fare questo è opportuno conservare la ricevuta d’acquisto da rivenditori autorizzati e il certificato di provenienza dei semi. Se vuoi approfondire le tue conoscenze su questo tema puoi leggere questo articolo.
>>Puoi conoscere meglio tutti gli aspetti della cannabis light qui!