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Marijuana sintetica: che cos’è, come si produce e perché è pericolosa

Staff WeWeed

marijuana sintetica
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La marijuana sintetica, anche nota come Spice o K2, è l’ultima novità nel campo delle droghe leggere create in laboratorio. Un mix di cannabinoidi di sintesi a basso costo che si sta rivelando ben più pericoloso del previsto, e che merita un approfondimento. In questo articolo parliamo di cos’è la cannabis sintetica e di come riconoscerla, ma anche di come si produce e di quali sono i rischi per la salute in cui si incorre consumandola. (Don’t try this at home – la marijuana legale è molto più sicura!)

Che cos’è la marijuana sintetica

Per marijuana sintetica si intende una miscela di principi attivi cannabinoidi non naturali (ovvero prodotti in laboratorio mediante processo di sintesi) vaporizzata su un trinciato o su una materia vegetale essiccata. Come la cannabis naturale, anche la spice cannabis può essere fumata o consumata mediante vaporizzatore, cosa che la rende facilmente accessibile e molto comune.

Sul mercato, l’erba Spice è comparsa per la prima volta una decina di anni fa, e ha subito attirato l’attenzione dei consumatori più giovani. Questo perché la sua origine sintetica garantisce un basso costo di produzione, e dunque un prezzo di mercato molto contenuto. Il problema, però, sorge quando si guarda all’origine della produzione di marijuana sintetica. Per lo più, il fumo sintetico viene infatti creato in laboratori illegali dei quali è impossibile conoscere il processo di sintesi. Inoltre, molte partite di Spice contengono solventi tossici, aggiunti alla miscela per renderla più attraente e per potenziarne l’effetto. 

Come viene prodotta la Spice in laboratorio

Il THC sinteitico è nato per scopi di studio prettamente scientifico. Nel 2004, infatti, un team di scienziati americani guidati da John Hoffman riprodusse in laboratorio la molecola del Delta-9-tetraidrocannabinolo e alcuni dei suoi derivati per studiare gli effetti dei cannabinoidi sul nostro sistema endogeno. L’obiettivo era monitorare la reazione dell’organismo all’assunzione di cannabinoidi, nonché sperimentare nuove varianti molecolari che producessero effetti benefici sul nostro organismo.

Dallo studio della marijuana sintetica alla vendita illegale, però, il passo è stato breve. Attualmente, le droghe leggere vendute sotto il nome di Spice sono delle miscele di cannabinoidi di sintesi che vanno ben oltre le semplici CBD e THC sintetico. Si conta che, negli scorsi sedici anni, siano state inventate più di 117 molecole di sintesi a questo scopo, e che molte ancora siano in fase di sperimentazione. La marijuana sintetica, dunque, è in costante modifica.

Una volta sintetizzate, le molecole cannabinoidi vengono vaporizzate e fatte infondere su un substrato di foglie trinciate. La grande varietà di prodotti di sintesi e la mancanza di controlli sul processo e sul prodotto finale è la causa degli effetti spesso devastanti della cannabis sintetica. 

Marijuana sintetica

Marijuana sintetica e rischi per la salute

Ma quali rischi si corrono ad assumare cannabis sintetica? Il primo, e il più preoccupante, è l’effetto che possono avere i solventi tossici e non controllati usati in fase di sintesi. I laboratori che producono la Spice weed sono infatti spesso improvvisati, e i solventi usati nel processo si rivelano fortemente dannosi per chi fa poi uso del fumo sintetico.

Inoltre, la presenza di un gran numero di principi attivi cannabinoidei non testati fa sì che la marijuana sintetica abbia effetti ben più potenti della cannabis tradizionale. Ma molto meno controllati. Tra i sintomi più gravi sono state rilevate variazioni drastiche dell’umore, stati di paranoia e allucinazione, comportamento violento e percezioni alterate. Aumento della pressione sanguigna, nausea e battito cardiaco accelerato sono invece le reazioni più frequenti dell’organismo a questo mix esplosivo di principi attivi. Questi fattori rendono la spice weed un’erba sintetica pericolosa per la salute mentale e fisica.

Come riconoscere la Spice weed dalla marijuana naturale

La chiave per distinguere la marijuana sintetica da quella naturale è l’aspetto. Se l’erba normalmente è venduta sotto forma di infiorescenze, essiccate e conciate, la Spice weed è una miscela in forma di trinciato. Solitamente, inoltre, le confezioni di Spice sono molto colorate, decorate con personaggi dei cartoni e scritte grandi ed evidenti. Spesso, nella confezione stessa è indicata la tipologia di cannabis, con la formula Spice, K2 Kush, Black Mamba, Joker o Kronic.

Anche l’odore può essere un indizio. I prodotti a base di THC sintetico, infatti, hanno un odore molto meno marcato e aromatico rispetto a quelli che contengono cannabis naturale. Anche questa è una caratteristica che li rende così interessanti per i consumatori, perché è più difficile identificarli quando vengono fumati. Nel nostro caso, però, un odore debole e poco riconoscibile può essere la chiave per non rischiare di acquistare marijuana sintetica al posto di quella tradizionale.

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