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Marijuana effetti sull’uomo, facciamo un confronto con l’alcol

Staff WeWeed

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Indice

Nell’immaginario di molte persone gli effetti della marijuana sull’uomo sono considerati peggiori di quelli dati, ad esempio, dall’alcol. Ma sarà vero?

Nel nostro paese la Cannabis è considerata una sostanza stupefacente ed illegale, salvo che in alcune sue forme alleggerite: la marijuana light (puoi vedere, a questo articolo su quali sono gli effetti del CBD). L’alcol, per contro, è ampiamente disponibile in tutte le sue forme, anche quella di liquori ad alta gradazione, ed è monopolio di Stato. In buona fede, per dare un senso a questa situazione, si potrebbe pensare che la marijuana abbia effetti sull’uomo peggiori di quelli dell’alcol. Ma le statistiche a disposizione sembrano dire diversamente. Facciamo qualche paragone tra le due sostanze.

Marijuana effetti sull’uomo a confronto con l’alcol

Riduzione della pressione intraoculare, tachicardia, asma, sono solo alcuni degli effetti nocivi a cui l’uso smodato di Cannabis può condurre. Ciò che fa più paura della marijuana però, oltre all’effetto psicotropo di principi attivi quali il THC, è la possibilità di sviluppare dipendenza da questa sostanza. Secondo il NIDA (National Institute of Drug Abuse), molte persone che hanno fatto uso prolungato di cannabis e hanno poi cercato di smettere, hanno riscontrato lievi sintomi di astinenza, tra cui insonnia, diminuzione dell’appetito e ansia. L’approccio terapeutico oggi utilizzato contro questi sintomi lievi non prevede l’assunzione di farmaci, evitando tutti i problemi che possono derivare dalla loro assunzione prolungata, ma è invece di natura per lo più psicologica.

Lo stesso non si può dire, purtroppo, dell’alcol. L’abuso a lungo termine di alcol produce cambiamenti fisiologici nel cervello, come la dipendenza fisica. I danni derivanti dall’uso smodato di alcol interessano quasi ogni organo del corpo e causano una serie di disturbi fisici e psichici anche di grave entità. Cirrosi epatica, pancreatite cronica, epilessia, sono solo alcuni esempi. Senza contare poi gli effetti sociali che tipicamente contraddistinguono le persone alcolizzate. La perdita del posto di lavoro, l’allontanamento di familiari e amici e, nei casi più gravi, lo sfocio in violenze domestiche e aggressioni. La disintossicazione avviene spesso con l’utilizzo di farmaci come le benzodiazepine, utilizzate per combattere i sintomi dell’astinenza. Spesso però, gli alcolisti finiscono per diventare dipendenti dalle benzodiazepine stesse, e ciò può richiedere ulteriori cure mediche.

Marijuana effetti sull’uomo

Effetti collaterali marijuana

Gli effetti derivanti dall’uso di Cannabis comprendono effetti sia fisici che psicologici. Tra i primi si riscontrano arrossamento oculare, maggiore insensibilità al dolore, scarsa coordinazione motoria, stimolazione dell’appetito e, in quantità elevate, tachicardia. Gli effetti psicologici si attuano invece principalmente su quelle aree del cervello in cui sono maggiormente presenti i recettori per i cannabinoidi. Tutti noi possediamo questi recettori nelle nostre cellule perché il nostro organismo produce, in condizioni normali, i propri cannabinoidi, detti endocannabinoidi. Tali effetti psicologici comprendono ansia, pensiero paranoico o crisi psicotiche di breve durata, diminuzione della concentrazione e della memoria e diminuzione dei riflessi. Nei casi più gravi, cioè di assunzioni massicce, può comparire anche una forte nausea.

Il rischio di overdose è pressoché nullo. La quantità da assumere dovrebbe essere così alta, che ad oggi non si ha notizia di nessun caso di overdose da marijuana. Inoltre bisogna tenere presente che anche gli altri effetti della marijuana fin qui descritti possono variare da soggetto a soggetto e in base alla quantità assunta.

Le cose non sono altrettanto semplici con l’alcol. L’alcol assunto viene assorbito dai tessuti intestinali ed entra nella circolazione sanguigna, con la quale raggiunge il cervello. Qui ne altera alcuni meccanismi basilari, come la capacità di vedere, di sentire o di ragionare. Oltre a generare uno stato di euforia e di infondata fiducia nelle proprie (alterate) capacità, l’alcol ha un effetto sedativo, abbassando i riflessi e allungando i tempi di reazione, restringendo inoltre il campo di visuale. Anche piccole quantità di alcol iniziano ad alterare le nostre funzioni, ma ovviamente gli effetti i fanno più marcati man mano che il tasso alcolemico sale. Nei casi peggiori, di assunzioni pesanti e prolungate, l’alcol potrebbe oltrepassare le membrane cellulari e provocare lesioni, fino alla distruzione delle cellule cerebrali.

Le statistiche

Possiamo considerare la dipendenza come il risultato di due componenti. Una prima componente è senza dubbio di tipo fisico, ed è responsabile dei sintomi fisici di astinenza. Essa è dovuta per lo più al progressivo adattamento dei sistemi metabolici dell’organismo alle sostanze introdotte, ma anche ad alterazioni a livello del sistema nervoso centrale. La seconda componente è quella di tipo psicologico. Essa è dovuta tanto a fattori comportamentali (il piacere dato dal “rituale” del fumare) quanto biologici (la stimolazione dei centri di ricompensa del cervello, responsabili del desiderio della sostanza).

Ricapitolando, quindi, possiamo affermare che la dipendenza è dovuta ad alterazioni del funzionamento e della regolazione di sistemi biologici in risposta all’utilizzo prolungato di una sostanza. Queste alterazioni si localizzano sia a livello del sistema nervoso centrale che nel resto dell’organismo.

Sempre secondo il NIDA, tra il 9 e il 30% di coloro che fanno uso di marijuana possono sviluppare un qualche livello di disturbo. Le persone che iniziano a fare uso di marijuana prima dei 18 anni sono dalle 4 alle 7 volte più soggetti a incorrere in questo rischio. Che dire dell’Alcol? Be, l’ISTAT ci dice che solo in Italia sono oltre 3 milioni i bevitori a rischio e 1 milione gli alcolisti. Circa 400’000 giovani di età inferiore ai 17 anni bevono in modo problematico. Ogni anno, in maniera più o meno diretta, il 10% di tutte le malattie, il 63% di tutte le cirrosi epatiche, il 41% degli omicidi e il 45% di tutti gli incidenti vengono attribuiti all’alcol. Sarebbe opportuno trarre delle conclusioni.

Marijuana effetti benefici

Sebbene se ne parli da relativamente poco tempo, l’uso medico e terapeutico della Cannabis non è una novità. Molte culture hanno fatto uso di questa sostanza per le sue proprietà benefiche e ne hanno lasciato testimonianza in vari modi. Ciò a cui la Cannabis deve i suoi effetti sull’uomo sono i molti principi attivi presenti in essa. Tra questi i più importanti sono i cannabinoidi, così chiamati perché in grado di legarsi ai nostri recettori per i cannabinoidi endogeni. Ad oggi sono stati identificati circa una settantina di questi composti e su alcuni si sa ancora poco. Quello che si sa, è che solo pochissime di queste molecole (principalmente il THC) sono in grado di generare effetti psicotropi. Molte altre hanno invece effetti che sono stati spesso tenuti in considerazione dall’uomo per uso medicinale e di cui ancora oggi si considera l’efficacia. I campi di applicazione sono svariati: analgesia in patologie che implicano dolore, effetto stimolante dell’appetito nell’anoressia, effetto ipotensivo nel glaucoma, riduzione dei movimenti involontari del corpo e del volto nella sindrome di Tourette, effetti broncodilatatori nelle crisi d’asma e altro ancora.

Ma se questi sono alcuni dei benefici effetti della marijuana, che dire dell’alcol? Non esiste una quantità di alcol raccomandata, entro la quale sia impossibile incorrere in effetti negativi. La Independent Scientific Committee on Drugs cataloga l’alcol al primo posto per pericolosità sociale e al quarto posto tra tutte le droghe per i danni organici e psicologici che può portare. Ciò nonstante bisogna dire che il consumo moderato di alcune bevande alcoliche può portare a dei lievi benefici per la salute. Agevolando le funzioni digestive e stimolando le secrezioni gastriche, un bicchiere di vino durante un pasto può portare, nella maggioranza dei casi, più benefici che danni.

Marijuana Light: la soluzione?

Mentre l’industria degli alcolici non sembra voler andare incontro a nessuna importante rivisitazione, notevoli progressi sono stati fatti nel campo della marijuana. Progressi che permettono di avvalersi dei numerosi effetti benefici che questa pianta ha da offrire, senza incorrere negli effetti più sgradevoli sopraccitati. La selezione di una varietà di Cannabis producente un bassissimo tasso di THC (meno dello 0,5%), e quindi priva di effetti psicotropi, ha consentito a questa pianta di essere legalizzata in molti paesi, tra cui il nostro, e di trovare ampio riscontro anche in ambito terapeutico. La Marijuana Light e i suoi effetti sull’uomo stanno riscontrando grande successo, e hanno dato il via alla produzione di una moltitudine di prodotti a base di Cannabis. Dalle infiorescenze ed estratti come il Moonrock CBD agli olii al CBD, la scelta è vasta. Puoi trovare una grande varietà di questi articoli nel nostro marijuana legale shop online.

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