Coltivare piante di cannabis outdoor non è mai facile. Prendersi cura delle proprie coltivazioni all’esterno richiede infatti grande conoscenza del terreno, nonché nozioni sul clima, sulle pratiche per proteggerle. Ma anche grande pazienza e dedizione. Tra le minacce più temute dai coltivatori di marijuana outdoor c’è senz’altro quella dei parassiti e degli insetti; inoltre, anche gli animali di piccola-media taglia possono creare problemi. Se infatti una coltivazione indoor garantisce un ambiente controllato e possibilità di tutelare il terreno e le piante, outdoor è difficile avere le stesse sicurezze.
Ecco perché abbiamo deciso di creare un articolo di suggerimenti e consigli. Qui trovate le nostre dritte per proteggere le vostre piante di cannabis outdoor dagli attacchi di insetti e parassiti. Ma anche qualche trucco per tenere lontani gli animali più grandi dalla vostra coltivazione.
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Proteggere le piante di cannabis outdoor dai parassiti
La più conosciuta e temuta minaccia per la cannabis outdoor è senz’altro quella dei parassiti. Afidi e insetti nocivi sono infatti attirati delle infiorescenze di Canapa Sativa e sono in grado di provocare danni anche di grande entità. Per proteggere le nostre coltivazioni esistono però diversi sistemi naturali; il vantaggio, è che ci permettono di evitare l’uso di pesticidi e di tutelare al contempo le nostre infiorescenze.
Uno dei più usati è il sistema della policoltura, anche nota come consociazione. Si tratta di circondare la nostra cannabis outdoor con un gran numero di altre specie selezionate per le loro proprietà repellenti e protettive. Tra queste, ad esempio, la menta, la melissa, la lavanda e il basilico sono tra le favorite. Questo perché secernono sostanze chimiche in grado di tenere lontani insetti parassiti e di tutelare così le nostre piante. Anche le piante che danno vita a infiorescenze abbondanti e colorate sono perfette per il sistema della policoltura, perché attirano i parassiti e li tengono lontani dalla nostra marijuana.
Preparare il terreno
La cannabis outdoor richiede una grande attenzione alla preparazione del terreno e al suo nutrimento. Uno dei sistemi con i quali possiamo evitare la presenza di parassiti risiede proprio nella fase di preparazione e nutrimento del terreno. Selezionare il terriccio giusto, sterilizzato e controllato, vi permette di evitare la presenza di batteri e insetti nocivi già in partenza. Meglio affrontare una spesa maggiore all’inizio e assicurarsi un buon terreno che sterilizzarlo poi in seguito. Questa pratica, infatti, rischia di eliminare anche i batteri positivi per la Canapa. E di rovinarne dunque la crescita e il nutrimento.
Anche introdurre insetti benefici nel vostro terreno può portare vantaggi alla coltivazione di cannabis outdoor. Questi insetti, infatti, si nutrono di larve di parassiti e tengono quindi a bada la loro crescita. Gli esperti consigliano le vespe parassitoidi per combattere i bruchi che infestano le vostre coltivazioni. Ma anche le mantidi religiose che, se immesse in misura controllata, danno notevoli vantaggi.
Se la preparazione del terreno non si rivela sufficiente, potete anche ricorrere a dei rimedi naturali come la farina fossile e l’olio di neem. La prima è un mix di frammenti fossili che, aggiunta al terreno, protegge le piante dai parassiti e dalle formiche. Il secondo è un repellente naturale utile contro gli afidi, e va spruzzato sulle piante quando queste cominciano a crescere.
Cannabis outdoor e animali di media taglia: come difendersi
La cannabis outdoor non soffre, però, solo della minaccia dei parassiti e degli insetti. Anche gli animali di piccola e media taglia possono infatti arrecare danno alle nostre coltivazioni. Molti animali sono ghiotti delle infiorescenze di Canapa Sativa; tra questi, gli uccelli sono i più pericolosi, perché non basta un recinto a tenerli a bada. Soprattutto nella fase di produzione dei semi, rischiamo che che i volatili portino via parte delle nostre future sementi; inficiando così la sostenibilità della nostra piantagione.
In questo caso, la soluzione più semplice e più pulita è usare delle reti. Circondare le piante di cannabis outdoor con una rete a maglie sottili terrà a bada i pennuti. Occhio però a non esagerare con la grana della rete; è importante, infatti, permettere alla luce di filtrare, o la crescita delle piante ne verrà influenzata.
Le reti si rivelano molto utili anche per difendere la nostra marijuana otudoor dai roditori. Topi, talpe e conigli possono rovinare il nostro terreno e distruggere le piante, e dobbiamo dunque tutelarci in anticipo per evitare di correre ai ripari quando ormai è troppo tardi. Circondare la coltivazione con recinzioni alte e coprire le piante con le reti tiene a bada i piccoli roditori. Meglio, inoltre piantare le nostre sementi in un terreno pulito e facilmente monitorabile, e se possibile dotarsi di trappole per tenere lontani i roditori più ostinati.
Come proteggersi da animali di taglia grande
Recinzione e rete ci danno un’ulteriore sicurezza; si rivelano infatti un alleato vincente quando dobbiamo confrontarci con animali di taglia più grande. Cervi e volpi, cinghiali e maiali selvatici sono spesso una dannazione per chi coltiva cannabis outdoor. In questi casi, può essere utile anche installare delle difese aggiuntive; luci sensorizzate e getti d’acqua automatici possono aiutarvi a spaventare gli animali più grossi, evitandovi così di dover avere a che fare con un cinghiale irritato da una recinzione invalicabile.
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