Tutti i principi attivi della Marijuana, non solo THC e CBD

Staff WeWeed

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Maria, erba, gangia (dall’hindi gānjā), sono solo alcuni dei nomi comunemente usati per riferirsi alla marijuana, ossia alle infiorescenze essiccate delle piante femminili di canapa, o cannabis. La Cannabis è un genere di pianta angiosperma della famiglia delle Cannabaceae. Sebbene il dibattito scientifico sulla classificazione della cannabis sia ancora in corso, secondo la teoria più diffusa si possono distinguere almeno tre specie: C. sativa, C. indica e C. ruderalis. L’interesse per le svariate proprietà di questa pianta non è recente. Diversi popoli ne hanno scoperto e sfruttato le caratteristiche nel corso del tempo.

Sebbene debba la sua popolarità principalmente al THC e al CBD, la marijuana possiede molti altri principi attivi. Vediamo insieme quali sono!

Quando si è iniziato a far uso dei principi attivi della marijuana

La canapa è stata oggetto delle attenzioni dell’uomo nei modi e nei luoghi più diversi. Se prove del suo utilizzo come fibra tessile risalgono addirittura al Neolitico, altrettanto antichi sono i suoi utilizzi come agente sull’organismo. Le antiche popolazioni hindu fumavano cannabis per i suoi effetti psicotropi. Riferimenti al suo utilizzo si possono infatti trovare negli antichi testi sacri Indiani. In Siria la resina della pianta veniva consumata per i suoi effetti di alterazione della mente dai cosiddetti hashashin (da cui il nome hashish). L’imperatore Shen Nung, padre della medicina tradizionale cinese, includeva la canapa in uno dei più antichi testi di medicina risalente al 2700 a.C.. E così via fino all’avvento del proibizionismo, nella metà del Novecento, per arrivare ad una sua sospirata rinascita in tempi relativamente recenti. Sempre più stati in tutto il mondo stanno infatti riconoscendo oggi l’utilità di questa pianta in ambito medico e farmaceutico.

Quali sono i principi attivi della marijuana

Ma che cos’è a rendere così interessante questa famosa pianta agli occhi dell’essere umano? Chiaramente i molti principi attivi in essa contenuti. Le più rilevanti tra queste sostanze chimiche naturali sono dette cannabinoidi, o anche fitocannabinoidi, in quanto in grado di interagire con i recettori dei cannabinoidi presenti nel nostro cervello. Il motivo per cui noi tutti possediamo questi recettori è che il cervello e l’organismo nel complesso producono i propri cannabinoidi, chiamati endocannabinoidi. Ma quali sono dunque i cannabinoidi di origine vegetale? E che effetti possono avere esattamente sull’uomo? Facciamo una lista dei cannabinoidi conosciuti e di quello che sappiamo sul loro conto.

principi attivi marijuanaCBN

Detto anche semplicemente Cannabinolo, in quanto primo cannabinoide ad essere stato isolato dalla canapa. La sua scoperta risale al 1963 e si deve al biologo e chimico israeliano Raphael Mechoulam. Il CBN non presenta alcun effetto psicoattivo, perché a differenza di altri cannabinoidi non viene estratto direttamente dalle infiorescenze di cannabis. Esso deriva invece dal processo di ossidazione del THC, che può avvenire attraverso l’essiccazione e la conservazione della cannabis per un periodo di tempo molto prolungato. Gli effetti calmanti e rilassanti tipici del CBN fanno si che esso venga impiegato prevalentemente come immunosoppressore o ancora come sedativo in ambito terapeutico.

CBG

Il cannabigerolo è un cannabinoide non psicoattivo presente nella cannabis. Lo si può trovare in concentrazioni più elevate nelle varietà di cannabis che producono una quantità maggiore di THC. Come anche altri cannabinoidi, il CBG ha dimostrato di alleviare la pressione endoculare, rivelandosi utile nel trattamento del glaucoma. Può anche essere usato per trattare malattie infiammatorie croniche intestinali.

CBC

Studi per accertare le proprietà del cannabicromene sono ancora in corso. Ricerche scientifiche hanno però evidenziato che questa molecola non psicotropa può essere responsabile, del tutto o in parte, degli effetti antinfiammatori e antivirali della cannabis. Inoltre, il CBC sembra amplificare gli effetti analgesici della marijuana.

CBL

Il cannabiciclolo è un cannabinoide ottenuto come prodotto di degradazione del cannabinolo. Sebbene siano necessari ulteriori studi per definirne con più precisione le proprietà, gli studiosi sono concordi sull’affermare che questa molecola, come il suo precursore, non possieda proprietà psicotrope.

CBE

Il cannabielsoino è uno dei principi attivi della marijuana su cui c’è ancora tanto da scoprire. È stato osservato per la prima volta nel 1983 dai ricercatori della Ohio State University in Giappone. Sembra essere un derivato del CBD, ma sulle sue funzioni si sa ancora molto poco e diversi studi sono attualmente in corso.

CBDV

La cannabidivarina è un cannabinoide non psicoattivo presente in più alte concentrazioni nelle colture selvatiche di Cannabis indica dell’India e nell’hashish nepalese. Scoperta e isolata nel 1969, è un omologo del cannabidiolo (CBD) e sembra essere piuttosto efficace come anticonvulsivo o antiepilettico. A parte queste già preziose e interessanti informazioni, si sa poco sul CBDV, perciò rientra anche lui tra quei cannabinoidi le cui proprietà sono ancora oggetto di studio.

THCV

Nonostante la tetraidrocannabivarina sia stata isolata per la prima volta nel 1971, c’è ancora molto da scoprire sulle sue caratteristiche. Recenti studi hanno però dimostrato che la THCV è un potente antagonista dell’anandamide, un cannabinoide endogeno psicoattivo. Questa scoperta ha implicazioni importanti, in quanto potrebbe suggerire che in vivo la THCV potrebbe esercitare un ruolo di modulazione dei cannabinoidi psicotropi come il THC. Ulteriori conferme scientifiche stanno venendo raccolte a questo riguardo, non ci resta che aspettare per saperne di più.

THC

Inutile negarlo, il delta-9-tetraidrocannabinolo è il più dibattuto, nonché forse più famoso, principio attivo della marijuana. Spesso è anche quello presente in più alta concentrazione, soprattutto in C. Indica e Sativa. È stato isolato per la prima volta nel 1964 da Raphael Mechoulam, Yechiel Gaoni, e Habib Edery dall’istituto Weizmann, in Israele. Prodotto dai fiori di cannabis, può essere ingerito, fumato o inalato, producendo svariati effetti sull’organismo, tra cui effetti psicoattivi. A causa proprio di questi effetti psicoattivi, questa molecola ha determinato per diverso tempo l’illegalità della pianta in molti paesi. Solo in tempi relativamente recenti, grazie alla selezione di ceppi di cannabis contenenti bassissime percentuali di THC, se ne sono potuti apprezzare gli effetti più benefici. Questa molecola è infatti una valida alleata contro dolori muscolari e fisici in generale, nausea e insonnia, riducendo inoltre l’aggressività. Farmaci contenenti THC come il Nabiximols o il Bedrocan, sono attualmente usati in molti paesi per il trattamento del dolore.

CBD

Il cannabidiolo è, insieme al THC, uno dei principi attivi più presenti nella pianta di cannabis. Questa molecola non presenta effetti psicotropi, ma anzi possiede diverse proprietà terapeutiche, essendosi rivelata utile come antibatterico, antiossidante e antinfiammatorio. La caratteristica per cui il CBD è più famoso tuttavia è la sua capacità di indurre rilassamento e calma in chi la assume. A differenza del tetraidrocannabinolo infatti, il CBD non provoca un effetto euforizzante, ma anzi può contrastare alcuni degli effetti negativi del THC. Recenti studi affermano inoltre che il CBD possa migliorare i disturbi dell’umore come la depressione e l’ansia. L’alta concentrazione di questo principio attivo è una delle cause principali che determinano il successo della Cannabis Light, l’unico tipo di cannbis legale in Italia.

Cos’è la Cannabis Light?

La selezione di ceppi di Cannabis contenenti quantità di THC molto basse (dallo 0,2 allo 0,6%), ma alti livelli di CBD, ha dato il via al fenomeno della cosiddetta Cannabis Light. La legge che ne regolamenta l’uso è il D.Lgs. 242/2016, il quale lascia aperte le porte alla commercializzazione legale di questa sostanza. Negli ultimi anni l’espansione di questo fenomeno nel nostro Paese ha dato il via alla produzione di numerosi prodotti legali a base di Cannabis Light, e la domanda è in continua crescita. Chi vuole rilassarsi o distendere i nervi dopo una dura giornata può trovare nella Cannabis Light un prezioso alleato. Dalle infiorescenze agli edibili, fino ai rilassanti olii al CBD, Sempre più tipi di prodotti riempiono gli scaffali dei migliori cannabis shop e dei numerosi negozi online. La comodità di poter acquistare con pochi click il proprio prodotto e vederselo recapitare a casa, in tutta riservatezza, è poi un fattore molto apprezzato da tutti i clienti. Se vuoi fartene un’idea con i tuoi occhi, puoi trovare una grande varietà di prodotti a base di cannabis Light nel nostro cannabis shop online!

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