Anche se non cavalca più le prime pagine di giornali e blog, l’argomento della cannabis terapeutica rimane attuale, e ci regala alcune novità che fanno ben pensare per il futuro.
La nuova oasi milanese della cannabis terapeutica
Qualche giorno fa, il 10 di ottobre ad essere precisi, a Milano è stata inaugurato il primo “Cannabis Social Club“, una luogo d’incontro e d’informazione per appassionati di marijuana terapeutica. Come suggerisce già dalla definizione l’associazione vuole essere una sorta di nexus sociale, un posto dove si possa parlare di tutti gli usi della cannabis, quello terapeutico su tutti, e di come potersela procurare. Il tutto in un ambiente piacevole e familiare. Un’atmosfera allegra che si percepisce già dal nome, infatti il club è stato intitolato “The Hemp Club“, le cui iniziali rappresentano il principio attivo. Ma i fondatori del The Hemp Club non scherzano quando mettono l’accento sulla loro missione sociale, tanto che il presidente dell’associazione afferma orgogliosamente di trarre ispirazione da Marco Pannella, l’inossidabile paladino della legalizzazione della cannabis medica.
Non spaccio, ma cultura
Ad una prima occhiata, un club come questo potrebbe sembrare un semplice luogo di spaccio semilegale. In verità però, non c’è nulla di più lontano dalla realtà. L’obbiettivo primario di un’associazione del genere è, ribadisce ancora una volta il presidente, insegnare e istruire. Proprio per questo il piano è, una volta raggiunta una quota minima di iscritti, di mettere a coltura delle piantine di marijuana terapeutica. I membri dell’associazione le cureranno in ogni fase della loro vita, dalla crescita all’estrazione del principio attivo. L’associazione stessa provvederà poi a preparare questa cannabis terapeutica, e a distribuirla ai pazienti che ne facciano richiesta e che posseggano la relativa ricetta medica. Naturalmente si tratta di un progetto pilota sperimentale, le cui quantità, qualora riuscisse a decollare, saranno minime. Però è un passo in avanti nella direzione giusta, che avvicina il paziente alla marijuana medica in quanto piantina, e non semplice e asettica pillola.
Informazioni e consulenze sulla cannabis terapeutica in Italia
E per gli appassionati della cannabis che, per fortuna, non sono malati e quindi non si qualificano come pazienti? Il cannabis social club ha delle offerte interessanti anche per loro. La questione marijuana terapeutica è, qui in Italia, ancora un po’ fumosa e poco chiara. Ci sono leggi che sembrano contraddirsi a vicenda, ed è difficile capire chiaramente cosa sia legale e cosa no, e in quali circostanze. Per meglio districarsi in questo ginepraio legale, The Hemp Club metterà a disposizione la sapienza dell’avvocato penalista Filippo Molinari. Lui stesso ha infatti collaborato alla creazione dello statuto dell’associazione, e si occuperà di informare, vagliare e proteggere gli iscritti.
I cannabis social club: un’esigenza nata dall’ignoranza
Di cannabis terapeutica se ne fa un gran parlare, e qualcuno potrebbe chiedersi se siano davvero necessarie associazioni come il The Hemp Club. La risposta è sì, eccome. Qui in Italia infatti la concezione comune della marijuana è ancora arretrata, ferma a pregiudizi antichi e oramai confutati. Se le fasce più giovani e “informatizzate” della popolazione sono in grado di recuperare gli ultimi aggiornamenti, quelle meno giovani hanno un’inerzia maggiore. Avere un punto di riferimento fisico e garantito è importante per entrambe. Da una parte perché si tratta di un canale di comunicazione più adatto e familiare, dall’altra perché fornisce informazioni sicure e certificate. Se su internet si può leggere quasi di tutto infatti, Molinari è un avvocato vero e proprio.
Cannabis terapeutica nel resto d’Italia
E chi non abita a Milano? Beh, per quanto riguarda la marijuana medica, il resto d’Italia non è molto fortunato. A causa anche della suddetta ambiguità legislativa, i cannabis club Italia tendono a nascere raramente e chiudere spesso poco dopo. Quindi non si può dire che ci sia una reale alternativa.
Ma anche la situazione della cannabis terapeutica in generale è frammentaria nel Bel Paese. Quasi ogni regione infatti ha emanato nel tempo delle norme, a volte discordanti tra di loro, senza tuttavia dissipare completamente i dubbi. Ne abbiamo parlato anche noi, in questo articolo. L’unica cosa certa è che, in Italia, il consumo di cannabis per scopi medici è permesso, quanto e a quali condizioni, è meno chiaro.
In Toscana ad esempio la terapia con farmaci a base di cannabis è permessa e perfino gratuita, per i pazienti affetti da dolori neuropatici o oncologici. Mentre in Friuli Venezia Giulia tale trattamento è riservato ai pazienti affetti da spasticità derivante da malattie neurodegenerative. Umbria e Veneto sembrano invece offrire più libertà, ed è sufficiente una ricetta di un medico specialista per accedere alle terapie a base di cannabis in maniera gratuita.
La piantina in mezzo alla giungla legislativa
Appare quindi chiaro. Chi soffre di dolori cronici e potrebbe trarre notevole vantaggio dalla cannabis medica quindi si trova a navigare una selva di leggi e regolamenti e normative. Un intrico dal quale è molto difficile uscire con le proprie forze, figuriamoci se nel mentre si è anche affetti da una qualche patologia. Fortunatamente, queste persone da oggi avranno un’associazione in più a cui rivolgersi per ottenere una mano, almeno se si trovano vicino a Milano. Tutti però possono sperare, e confidare, che il The Hemp Club sia solo il primo di tanti cannabis social club ad aprire e prosperare. Dopotutto in questi tempi difficili un’associazione del genere è quanto mai utile e necessaria.
Non solo terapia: la Cannabis Light
Non esiste solo la cannabis terapeutica però, ma anche quella light. Pienamente legale e utilizzabile anche da chi non è affetto da alcuna malattia, è priva di THC e quindi non altera lo stato di coscienza. Utile e consigliata per coloro che amano la marijuana e vogliono semplicemente farsi una buona fumata.