Cosa sono i cristalli di CBD, come si ottengono e come si usano

I cristalli di CBD sono sempre più ricercati e apprezzati dagli esperti di cannabis. Si tratta di uno dei più popolari derivati della cannabis sativa.

I cristalli di CBD sono apprezzati dagli utilizzatori abituali di cannabis proprio in virtù della loro purezza. Vengono estratti dalle infiorescenze femminili della marijuana light, in modo simile all’olio di CBD. I processi di estrazione che isolano il cannabidiolo (CBD) sono in grado di preservarne la purezza e le caratteristiche tipiche. I cristalli sono simii a piccoli granelli di zucchero dal colore bianco opaco e totalmente privi di odore.

Come si ottengono i cristalli di CBD

Per estrarre i cristalli di CBD dalle infiorescenze di cannabis light è necessario utilizzare strumentazione all’avanguardia. I macchinari consentono di estrarre il cannabidiolo tramite l’utilizzo di anidride carbonica. In questo modo l’efficacia del CBD non viene compromessa dall’impiego di solventi chimici o di sintesi. In più questi potrebbero risultare tossici per l’uomo e per l’ambiente. Dopo l’estrazione del principio attivo si passa alla fase di isolamento del cristallo. In questa fase viene eliminato tutto ciò che fa parte della materia vegetale (clorofilla, fibre, tracce di resina, oli e THC). In questo modo il cristallo sarà puro, costituito unicamente da CBD.

È proprio questo altissimo grado di purezza a rendere i cristalli di CBD largamente apprezzati e usati. Il prodotto finale della lavorazione è un cristallo composto da molecole di cannabidiolo altamente pure. Questo contribuisce a renderli molto più efficaci di qualunque altro metodo di assunzione. Gli effetti sono infatti più marcati e decisi. La parcentuale di CBD nei cristalli è del 90-99%, questo rende più facile e funzionale l’assimilazione permettendo al corpo di massimizzare tutti gli effetti tipici del CBD, senza dover di riflesso assumere ulteriori sostanze.

L’estrazione

Partendo dalla cannabis sativa di altissima qualità si estrae dall’infiorescenza l’essenza grezza. Questa contiene diversi componenti che costituiscono la pianta. Qui è presente il CBD unito alla clorofilla, alle cere, al THC e ai terpeni. Questo composto si presenta sotto forma di melassa dal colore scuro che conserva l’intero spettro dei principi attivi della cannabis.

La raffinazione

Le fasi di raffinazione determinano il crescente livello di purezza del prodotto finito. In questo procedimento più l’essenza grezza sarà raffinata più sarà alto il grado di purezza dei cristalli. Superato l’80% di  purezza del cannabidiolo presente all’interno dell’estratto, il composto inizierà a solidificarsi. Da quel momento inizia il processo di cristallizzazione. Si potrà osservare la formazione di piccoli granelli di cristallo simili allo zucchero sia nella forma che nel colore. Il processo di raffinazione procede fino ad eliminare ogni traccia di molecole diverse dal CBD. In questo modo si ottiene un’essenza finale pura fino al 99% composta unicamente da cannabidiolo.

La raffinazione avviene con il metodo dell’estrazione supercritica, usando l’anidride carbonica. Questo metodo non prevede l’utilizzo di sostanze chimiche o di sintesi, e sfrutta semplicemente l’alta pressione generata dall’erogazione del gas. Questo metodo ha un ridotto impatto ambientale e non necessita di alte temperature. Costituisce un metodo di raffinazione valido come alternativa all’estrazione per mezzo di solventi organici potenzialmente tossici per l’uomo e per l’ambiente.

Come possono essere usati?

I cristalli di CBD sono estremamente versatili quando si parla di metodi di assunzione. Questo tipo di concentrato è facilmente utilizzabile sia per essere disciolto e miscelato facilmente nelle bevande e nelle ricette, che per essere semplicemente assunto mettendolo sotto la lingua (come avviene per l’olio di CBD). Ma possono anche essere assunti insieme ai prodotti da fumo. Possono essere vaporizzati o aspirati tramite il bong e le pipe ad acqua. Questi metodi ne esaltano ulteriormente l’efficacia.

I cristalli di CBD non contengono THC e proprio per questa ragione non hanno effetti psicotropi. Non sono illegali, ma è opportuno nel dosaggio partire con poco. Si potrà infatti aumentare progressivamente la dose secondo le necessità, fino ad ottenere l’azione desiderata.