L’Osservatorio sulla Cannabis CBD ha da poco messo online un questionario anonimo pensato per chi utilizza prodotti a base di cannabis light. Lo scopo? Analizzare le abitudini dei consumatori italiani e fornire nuovi dati alla comunità scientifica relativi al cannabidiolo e ai suoi effetti benefici. Qui di seguito tutti i dettagli sul progetto e su come prendervi parte.
Una raccolta dati sulla cannabis light
L’idea alla base del progetto è semplice: raccogliere, attraverso compilazione anonima del questionario, informazioni sull’uso di prodotti a base di CBD. E sulle caratteristiche, sempre più variegate, dei suoi consumatori. È per questo che l’indagine è aperta agli utilizzatori abituali ma anche a chi ha scoperto solo di recente la marijuana light; e sta cominciando ad apprezzarne gli effetti e benefici del CBD.
Tra le domande troviamo ad esempio il tipo di rifornitore dal quale siamo soliti servirci e la frequenza di utilizzo dei prodotti; ma anche la forma (olio o infiorescenze CBD, ad esempio), gli effetti desiderati e quelli ottenuti; la soddisfazione ricavata e l’eventuale intenzione di continuare a beneficiare di questi prodotti. Insieme a informazioni più generiche sullo stile di vita e sull’istruzione; il tutto raccolto sempre in forma anonima ma utile per tracciare un vero e proprio profilo generico degli utilizzatori di canapa light. E per mostrare il crescente interesse verso la marijuana light e i suoi derivati.
Partecipare è gratis e la compilazione del questionario (che trovate qui) prende circa 10 minuti. Non è richiesto l’inserimento di alcun dato personale e vi vengono chiesti solo l’età e la regione, importanti per monitorare su larga scala l’utilizzo e la vendita di questi prodotti.
Un questionario non solo per appassionati di cannabis light
Come raccontano i ricercatori dell’Osservatorio sulla Cannabis CBD, lo scopo primario del questionario è dare accesso a un numero ampio di dati per poterne trarre implicazioni scientifiche. Questo per comprendere appieno le potenzialità mediche e terapeutiche del cannabidiolo; avendo al contempo a disposizione un campione variegato e influenzato solo in minima parte dalla ricerca stessa. Un campione in forte crescita, già che l’utilizzo di prodotti a base di CBD per il benessere e l’attività sportiva sta diventando sempre più comune.
Particolare attenzione è data, inoltre, a chi fa uso di cannabis light come supporto per uscire da una dipendenza, nonché a chi l’ha scelta come alternativa alla versione tradizionale. Quello che sperano i ricercatori, infatti, è di ottenere una potente conferma a ciò che già da tempo sospettiamo: che il CBD costituisca un alleato per combattere gli effetti del THC e di molte altre sostanze psicotrope.
Ma non ci sono solo ragioni scientifiche dietro il progetto dell’Osservatorio. Monitorare l’utilizzo di questi prodotti e i loro effetti su ampia scala può rivelarsi infatti un’ottima occasione per comprenderne appieno le potenzialità; e per adattare scelte politiche ed economiche di conseguenza. Anche conoscere le preferenze sulle genetiche e sulle forme della marijuana light può rivelarsi utile, soprattutto per i produttori e per i rivenditori. Che avrebbero così una vera e propria risposta del pubblico alla loro offerta, attraverso la quale migliorare e migliorarsi continuamente.
L’osservatorio sulla Cannabis CBD
L’Osservatorio nasce dall’incontro tra tre ricercatori e appassionati del mondo della cannabis light. Loro sono Alberto Aziani, Davide Fortin e Annalisa Pelosi, rispettivamente un criminologo, un economista e una psicometrista, che hanno svolto i propri studi tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Parma e la Sorbona di Parigi. L’idea del questionario è nata nel 2018, grazie a una precedente raccolta di dati condotta da Addiction Svizzera che ha gettato le basi per la nascita dell’Osservatorio. Questa nuova indagine è supportata dall’Università della Sorbona e da quella di Parma. I risultati, che verranno resi disponibili per la consultazione già da questo giugno, nei prossimi mesi saranno analizzati dai team delle due università e diventeranno la base per interessanti ricerche future.
Come partecipare
Il questionario è stato creato su Google form per essere accessibile da qualunque dispositivo. Noi ve lo lasciamo qui di seguito, invitandovi a prendere parte a questo interessante progetto. Il nostro contributo può essere infatti assai prezioso, e può dare ai ricercatori un bacino di dati sempre più ampio dal quali attingere per nuove ricerche e future soluzioni.
Partecipa al questionario.