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Effetti marijuana: l’uso di cannabis può aumentare la creatività?

Staff WeWeed

marijuana creatività
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Sono numerosi gli artisti che sostengono che la marijuana abbia dato un boost alla loro creatività. Si tratta di suggestione? Cosa dice la scienza?

Gli artisti che parlano della marijuana come un toccasana per la creatività sono davvero tanti. Per citarne alcuni Louis Armstrong, Paul McCartney, Norman Mailer, Jack Nicholson e la lista può proseguire ancora. Molti sostengono che grazie all’utilizzo di cannabis si possa dare una spinta in più alla creatività concedendo al cervello la capacità di uscire dagli schemi e creare qualcosa di davvero unico, utile e magnifico. Gli effetti della marijuana inducono a sensazioni di relax e a flussi di creatività amplificati.

Ma quanto delle affermazioni fatte dagli utilizzatori è frutto di una suggestione e quanto viene supportato da dati scientifici?

La cannabis è la droga illegale più utilizzata al giorno d’oggi. E tra gli utilizzatori ha un gran numero di personaggi famosi ed influenti, che non si fanno problemi a dare pubblicamente il proprio sostegno alla marijuana. Vediamo se ci sono basi scientifiche che possano dimostrare quello che sostengono i grandi artisti riguardo la marijuana e la creatività.

Marijuana, creatività e scienza

Come sappiamo i principi attivi della marijuana hanno effetto sul nostro corpo tramite il sistema endocannabinoide. C’è quindi una possibilità che questa interazione influenzi anche il sistema nervoso aumentando il livello della creatività. Sicuramente sappiamo che il sistema endocannabinoide e il sistema nervoso centrale sono collegati e lavorano in simbiosi. Ma fino a che punto questa correlazione può portare a un miglioramento, ad un’amplificazione della creatività?

Si sono svolti degli studi a riguardo, ma come accade spesso per la ricerca riguardante i fitocannabinoidi si tratta di ricerche sotto-finanziate, condotte su piccola scala e poco rappresentative. Cionondimeno lo studio ha portato dei risultati interessanti. Augurandoci che si possa approfondire l’argomento in modo scientifico nel prossimo futuro, cerchiamo di capire cosa dice la scienza a riguardo della relazione tra marijuana e creatività.

Da quanto risulta negli studi fatti esiste un collegamento tra creatività e cannabis, come sostengono molti utilizzatori di marijuana. Secondo le ricerche la marijuana aumenta l’attività del lobo frontale del cervello, irrorando di sangue la zona. In più a seguito dell’utilizzo di cannabis si è registrato l’aumento dei livelli di alcuni neurotrasmettitori come la dopamina.

marijuana creatività

Come agisce la dopamina e l’attività del lobo frontale

La dopamina

L’aumento dei livelli di dopamina a seguito dell’utilizzo di cannabis stimola i processi del pensiero creativo. La dopamina induce il desiderio di nuove ed eccitanti sensazioni, riducendo l’inibizione latente. Quest’ultima non è altro che la tendenza a trascurare determinati stimoli sensoriali considerati poco importanti in certe situazioni. Questo limita i dati che arrivano e sono processati dal nostro cervello. Ridurre l’inibizione latente vorrebbe dire alterare la percezione, esplorando anche gli stimoli normalmente ignorati dal cervello. Questa nuova prospettiva potrebbe essere una spinta in più per il pensiero creativo. In più la ricerca di novità indotta dalla dopamina potrebbe funzionare come ulteriore traino della creatività, spingendo il soggetto ad esplorare e ricercare nuovi modi per osservare il mondo che lo circonda. Molte delle più grandi idee sono state pensate cambiando prospettiva!

Il lobo frontale

Il lobo frontale è la regione del cervello che si occupa dello stimolo della creatività. Nei soggetti impegnati in attività creative il lobo frontale si attiva, svolgendo un ruolo centrale nel processare le sensazioni di appagamento, piacere ed euforia. In più questa parte del cervello è responsabile del pensiero divergente. Questo metodo di ragionamento rapporta ad un problema diverse e varie soluzioni che possono essere gestite con diversi gradi di libertà rispetto all’idea di partenza. In pratica si tratta della base del processo creativo e fornisce tanti percorsi tra sentieri, ramificazioni e strade meno battute. Con una varietà di soluzioni vasta, non resta che l’imbarazzo della scelta. Uscendo dagli schemi mentali la soluzione migliore potrebbe essere quella a cui normalmente non si avrebbe mai pensato. Secondo gli studi la marijuana riuscirebbe ad attivare il lobo frontale fornendo una spinta in più ai processi del pensiero divergente legato alla creatività.

Questi studi sono stati effettuati su fumatori di cannabis ad alto contenuto di THC. Al momento in Italia la cannabis legale contiene un bassissimo tasso di THC ma una quantità alta e terapeutica di CBD. Se vuoi conoscere di più sui cannabinoidi leggi qui.

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