Negli anni si è molto discusso della dipendenza dalla cannabis, dipendenza fisica e dipendenza psicologica. Comunemente si dice che la cannabis non provoca alcuna dipendenza fisica, a differenza delle droghe pesanti, ma che possa creare dipendenza psicologica. Oggi analizziamo dal punto di vista scientifico questi due argomenti e, scavando a fondo, parleremo di ciò che è la verità scientifica riguardo la dipendenza dalla cannabis.
In breve, cosa si intende con dipendenza?
La dipendenza si definisce come un disturbo caratterizzato dall’uso compulsivo di una sostanza nonostante le conseguenze negative. Esistono due tipi principali di dipendenza: fisica e psicologica.
- Dipendenza Fisica: Si verifica quando il corpo si adatta alla presenza costante di una sostanza, al punto che diventa necessaria per il suo normale funzionamento. In assenza della sostanza, il corpo manifesta sintomi fisici di astinenza, che possono variare da lievi a gravi, a seconda della sostanza e del livello di dipendenza. Questi sintomi possono includere tremori, sudorazione, nausea, e mal di testa.
- Dipendenza Psicologica: Invece, riguarda il bisogno emotivo o mentale di una sostanza. Si tratta di un forte desiderio o compulsione a usare la sostanza per ottenere sollievo da problemi emotivi, come lo stress, o per provare piacere. La dipendenza psicologica può manifestarsi anche quando non ci sono evidenti sintomi fisici di astinenza. Le persone possono continuare ad usare la sostanza nonostante siano consapevoli dei danni che questa causa alla loro salute o alla loro vita sociale.
In molti casi, le dipendenze fisiche e psicologiche si sovrappongono, rendendo il disturbo complesso e difficile da trattare. La comprensione di queste differenze è fondamentale per sviluppare strategie di trattamento efficaci.
È possibile diventare dipendenti dalla cannabis?
Sì, secondo la scienza, è possibile sviluppare una dipendenza dalla cannabis. Diversi studi e ricerche hanno evidenziato come l’uso di cannabis possa portare allo sviluppo di un “disturbo da uso di cannabis”, noto anche come “marijuana use disorder“, che può assumere la forma di dipendenza nei casi più gravi.
- Il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie americano (CDC) riporta che gli studi dimostrano che circa 3 persone su 10 che usano cannabis possono avere una qualche forma di “disturbo da uso di marijuana”. In particolare, per coloro che iniziano a usare marijuana prima dei 18 anni e la usano frequentemente (quotidianamente o quasi), il rischio di sviluppare un disturbo da uso di marijuana è ancora maggiore.
- Il National Institute on Drug Abuse americano (NIDA) afferma che l’uso di marijuana può portare allo sviluppo di problemi che assumono la forma di dipendenza nei casi più gravi. I dati recenti suggeriscono che il 30% di coloro che usano marijuana potrebbe avere un certo grado di dipendenza. Le persone che iniziano a usare marijuana prima dei 18 anni sono da quattro a sette volte più propense a sviluppare un disturbo da uso di marijuana rispetto agli adulti.
Queste informazioni indicano che, nonostante ciò che si dica comunemente, la cannabis può creare dipendenza, specialmente tra gli utenti giovani e frequenti.
-
Olio CBD 40% – base olio d’olivaValutato 5.00 su 5 su base di 2 recensioni
-
Olio CBD 30% – base olio d’olivaValutato 4.00 su 5 su base di 1 recensioni
-
Kit 3 oli x 3 basiValutato 5.00 su 5 su base di 2 recensioni
Cosa succede al nostro corpo quando si crea una dipendenza da cannabis?
Quando si sviluppa una dipendenza, sia il cervello che il corpo subiscono cambiamenti significativi e, di risposta, il corpo crea nuovi equilibri. Andiamo ora a vedere nello specifico ciò che accade.
Dipendenza in Generale
- Cervello: La dipendenza altera il sistema di ricompensa del cervello. Le sostanze assunte possono rilasciare quantità eccessive di neurotrasmettitori come la dopamina, creando una sensazione di piacere o euforia. Con il tempo, il cervello si abitua a questi alti livelli di neurotrasmettitori, diminuendo la sua capacità di produrli naturalmente o di rispondervi. Ciò può portare a una ridotta sensazione di piacere nelle attività quotidiane e un aumentato bisogno della sostanza per raggiungere lo stesso livello di soddisfazione.
- Corpo: Le sostanze possono anche influenzare altri sistemi del corpo, come il sistema cardiovascolare, respiratorio e nervoso. La dipendenza fisica si manifesta quando il corpo si adatta alla presenza costante della sostanza. In sua assenza, si possono verificare sintomi di astinenza che variano a seconda della sostanza utilizzata.
Dipendenza dalla Cannabis
- Cervello: La dipendenza dalla cannabis si manifesta quando il cervello si adatta alle elevate quantità di THC (tetraidrocannabinolo), il principale composto psicoattivo della cannabis. Questo adattamento porta a una ridotta produzione e sensibilità ai propri neurotrasmettitori endocannabinoidi del cervello. Gli endocannabinoidi sono coinvolti in varie funzioni, come l’umore, il sonno e l’appetito. Le persone con dipendenza da cannabis spesso riferiscono irritabilità, difficoltà di umore e sonno, diminuzione dell’appetito, desiderio della sostanza, inquietudine e varie forme di disagio fisico, specialmente nella prima settimana dopo aver smesso di usarla.
- Corpo: Dal punto di vista fisico, l’uso regolare e a lungo termine di cannabis può influenzare la funzione polmonare (se fumata), la salute cardiovascolare e potenzialmente la fertilità. Inoltre, la cessazione dell’uso può portare a sintomi di astinenza fisici, come disturbi del sonno, cambiamenti nell’appetito e disagio fisico.
Come posso sapere se sono dipendente dalla marijuana?
I segni di un possibile disturbo da dipendenza dall’uso di cannabis possono includere:
- l’uso di marijuana in quantità maggiore di quella prevista
- il tentativo fallito di smettere
- l’uso prolungato nel tempo
- il desiderio forte della sostanza
- l’uso nonostante causi problemi in casa, a scuola o al lavoro
- il continuare ad usarla nonostante problemi sociali o relazionali
- il sacrificio di attività importanti per l’uso
- l’uso in situazioni ad alto rischio (come guidare)
- l’uso nonostante problemi fisici o psicologici
- la necessità di usare quantità maggiori per ottenere lo stesso effetto
- sintomi dati dall’interruzione dell’assunzione.
Quanto Tempo Ci Vuole per Disintossicarsi dalla Cannabis?
Il percorso per disintossicarsi dalla marijuana varia significativamente da persona a persona ed è da adattare alle necessità singolari di ogni persona. Ciò varia in base a diversi fattori come: la frequenza e l’intensità dell’uso, la durata del consumo, la biologia individuale, e la presenza di eventuali altre condizioni mediche o psicologiche. Possiamo però fornirti alcune linee guida generali:
Come Disintossicarsi dalla Marijuana
- Gradualità: ridurre gradualmente l’uso può aiutare a minimizzare i sintomi di astinenza.
- Supporto Professionale: cercare l’aiuto di professionisti sanitari, specialmente se la dipendenza è grave può essere d’aiuto. In questo caso possono offrire consulenza, terapia comportamentale e, se necessario, trattamenti farmacologici.
- Sostegno Emotivo e Sociale: Il supporto di amici, familiari o gruppi di supporto può essere cruciale. Anche partecipare a gruppi di supporto o incontri di terapia di gruppo può fornire un ambiente di sostegno e comprensione.
- Stile di Vita Sano: Adottare uno stile di vita sano, che include un’alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare e un sonno adeguato, può aiutare a gestire i sintomi di astinenza.
- Evitare Trigger: Identificare e evitare situazioni, luoghi o persone che potrebbero innescare la voglia di usare marijuana.
Quanto Tempo è Necessario per la Disintossicazione
Il tempo necessario per disintossicarsi dalla marijuana può variare. I sintomi di astinenza possono iniziare entro 1-2 giorni dall’ultimo uso e possono raggiungere il picco dopo circa una settimana. In generale, i sintomi fisici e psicologici potrebbero durare da una settimana a un mese. In alcuni casi, gli utenti potrebbero sperimentare sintomi prolungati, noti come sindrome da astinenza prolungata, che possono durare per mesi, si tratta però di condizioni veramente rare.
È importante notare che il processo di disintossicazione può essere impegnativo e, in alcuni casi, può presentare rischi per la salute. Per questo motivo, è fortemente raccomandato cercare il supporto e la guida di professionisti sanitari.
-
Super Cookies Skunk 2025 – IdroponicaValutato 4.79 su 5 su base di 14 recensioni
-
Critical Lime+ 2025 – Indoor
-
Bubbleberry 2025 – Idroponica
L’Impatto dell’Uso Precoce
Come accennato precedentemente, la condizione di dipendenza potrebbe svilupparsi più facilmente in casi di uso precoce di cannabis, specialmente prima dei 15 anni. Ciò aumenta il rischio di sviluppare dipendenza non solo dalla cannabis ma anche da altre sostanze, oltre a disturbi mentali in età adulta.
Questo fenomeno è attribuibile ai cambiamenti cerebrali che avvengono durante l’adolescenza, periodo in cui il cervello è particolarmente vulnerabile agli effetti delle sostanze psicoattive.
Per questo motivo l’abuso della cannabis è sconsigliato ai minori di 18 anni!
Il CBD può aiutare per combattere la dipendenza da cannabis?
Il CBD è uno dei principali cannabinoidi presenti nella cannabis, in particolare nella cannabis light. Dopo numerosi studi scientifici, il CBD si sta dimostrando un potenziale aiuto nel trattamento della dipendenza da cannabis per diverse ragioni:
- Non è Psicoattivo: A differenza del THC, il CBD non ha effetti psicoattivi, il che significa che non provoca “sballo”. Questo lo rende un’opzione interessante per coloro che cercano di ridurre o eliminare l’uso di THC.
- Effetti sull’Ansia e sullo Stress: Il CBD è stato studiato per i suoi potenziali effetti nell’alleviare ansia e stress. Questi sono spesso fattori scatenanti per l’uso di cannabis, quindi la gestione dell’ansia e dello stress con il CBD potrebbe ridurre il bisogno di ricorrere al THC.
- Gestione dei Sintomi di Astinenza: Alcune ricerche suggeriscono che il CBD potrebbe aiutare a gestire i sintomi di astinenza associati alla cessazione dell’uso di marijuana, come irritabilità, insonnia e desiderio della sostanza.
- Effetti Neuroprotettivi: Il CBD ha dimostrato effetti neuroprotettivi in vari studi. Può avere un ruolo nel supportare la salute del cervello durante il processo di disintossicazione, specialmente considerando gli effetti del THC a lungo termine sul cervello.
- Modulazione del Sistema Endocannabinoide: Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide (SEC) del corpo, che gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dell’umore, del sonno e del dolore. La modulazione di questo sistema può essere utile nella gestione della dipendenza.
- Studi Clinici e Ricerca: Alcuni studi clinici hanno iniziato a esplorare l’efficacia del CBD nella riduzione della dipendenza da cannabis, mostrando risultati promettenti. Tuttavia, la ricerca è ancora agli inizi e sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati.
È importante sottolineare che mentre il CBD potrebbe offrire alcuni benefici nel trattamento della dipendenza da cannabis, non è da sostituirsi al trattamento medico. La dipendenza è un disturbo complesso e può richiedere un approccio integrato che include consulenza, terapia comportamentale e supporto medico. Inoltre, prima di utilizzare il CBD come parte di un programma di disintossicazione o recupero, è essenziale consultare un professionista sanitario!!
-
Three Aces
-
Northern Lights ‘24 – PremiumValutato 4.83 su 5 su base di 6 recensioni
-
AK47 CBD – PremiumValutato 5.00 su 5 su base di 3 recensioni