Vuoi scoprire come coltivare la cannabis light indoor? In questo articolo troverai degli spunti riguardo al metodo di coltivazione idroponico.
Questo metodo di coltivazione è abbondantemente usato nella coltivazione di canapa light indoor, se vuoi approfondire questo argomento leggi qui! Se vuoi scoprire le differenze tra canapa legale coltivata indoor e coltivata outdoor invece leggi questo articolo!
Coltivare cannabis light con il metodo idroponico
Capiamo prima di tutto cosa è il metodo di coltivazione idroponico. Si tratta di una tecnica di coltivazione fuori-suolo molto antica, che utilizza come substrato primario l’acqua. In essa sono disciolti i nutrienti per le piante, i quali possono passare direttamente alle radici senza la barriera del terriccio. La canapa sativa in questo caso viene coltivata in cesti o secchi riempiti con substrato colturale inerte (es. Argilla espansa) e sospesa su un serbatoio pieno di acqua.
L’acqua contiene tutti i nutrienti necessari alla crescita delle piante, mentre sul fondo pietre porose permettono l’ossigenazione del serbatoio tramite l’uso di una pompa.
Come abbiamo accennato il substrato di coltura non è altro che una sostanza capace di mantenere stabile il punto di contatto tra il gambo e le radici. Questo permette alla pianta di ancorarsi e mantenersi stabile, mentre le radici affondano in cerca dell’acqua (substrato primario). Inoltre il substrato inerte consente l’ossigenazione della parte superiore delle radici. Esistono vari tipi di substrati, tra i più usati troviamo: l’Argilla espansa, la Lana di Roccia, la Perlite e la Fibra di Cocco.
Su questo semplice schema si possono costruire diverse varianti che il coltivatore può valutare per rendere il metodo di coltivazione più adatto ai suoi mezzi e alle sue preferenze.
Quali sono i vantaggi di questo metodo di coltivazione?
Coltivare cannabis light indoor con il metodo idroponico ha diversi vantaggi, primo tra tutti questo metodo può essere realizzato in qualunque ambiente e scenario. Il secondo vantaggio da non sottovalutare è che le piante in coltivazione idroponica crescono molto più velocemente delle piante coltivate in terra. A queste non fa eccezione la canapa light. Le piante crescono con una velocità maggiore del 30-50% e molto spesso, offrono anche un raccolto più abbondante. Questo è dovuto al fatto che le sostanze nutritive dissolte nell’acqua raggiungono con più facilità e rapidità le radici, mentre in colture a terra la pianta spende molte energie per affondare le radici nel terreno in cerca di nutrimento.
Cosa mi serve per coltivare cannabis light con questo metodo?
Considera che queste sono semplici linee guida, perciò potrai valutare con il tempo in quale di queste attrezzature vuoi investire di più per adattare la coltivazione alle tue necessità e alle tue preferenze. In linea di massima ti tornerà utile in un primo momento avere questi materiali:
- Lampade (LED o al sodio) e supporti
- Serbatoio per impianto idroponico
- Pietra porosa e pompa
- Substrato inerte (es. Argilla espansa)
- Vasi con trama a rete
- Semi della qualità di cannabis legale che preferisci
- Ventole oscillanti (per arieggiare la stanza)
- Sostanze nutritive per idroponica
- Misuratore pH
- Termometro ad acqua
I vari sistemi di coltivazione idroponica
Tutti i sistemi idroponici sono simili e si basano su un semplice schema: pianta-substrato colturale inerte-substrato primario (acqua con i nutrienti). Ciò che li differenzia sono l’esposizione e la circolazione dell’acqua. Molti di questi sistemi sono venduti in kit già pronti, ma gli abili nel fai-da-te sapranno ricrearli utilizzando secchi, trapani, pompe e pietre porose.
Il sistema più semplice per coltivare cannabis light è la Deep Water Culture. Secondo questo metodo le piante vengono collocate in secchi riempiti di acqua con disciolti dentro i nutrienti. Sul fondo sono posizionate pietre porose da acquario che nascondono la pompa per ossigenare l’acqua. In questo modo le piante potranno sviluppare le radici che si nutriranno dall’acqua. In più quest’ultima sarà costantemente ossigenata tramite la pompa.
Consigli utili per coltivare la cannabis light con metodo idroponico:
L’ambiente umido della cisterna d’acqua è l’habitat perfetto per diverse famiglie di agenti patogeni, per evitare situazioni dannose per le piante assicurarsi di sterilizzare tutta l’attrezzatura per ridurre al minimo le possibili contaminazioni prima di procedere alla costruzione del sistema.
Inoltre è bene effettuare una frequente manutenzione per garantire un ambiente ottimale per la crescita della nostra cannabis sativa legale. Una volta ogni due settimane sarebbe opportuno svuotare il serbatoio, sterilizzarlo insieme a tutta l’attrezzatura per poi rimettere le piante in posizione.
Monitorare il pH dell’acqua sarà un ottimo modo per assicurarvi che le piante ricevano il giusto quantitativo di nutrimento. Infatti le radici della cannabis light riescono ad assorbire meglio i nutrienti quando si trovano in un ambiente leggermente acido (pH 5.5-5,8 durante la fioritura pH 6). Meglio munirsi di un kit per misurare il pH e assicurarsi di cambiare la soluzione una volta alla settimana.
La cannabis legale coltivata idroponicamente preferisce l‘acqua a una temperatura di 20°C. Questo dato può essere monitorato con un termometro e regolato tramite uno scalda acqua nel caso le temperature siano troppo basse.
Selezionare una cannabis sativa legale di grandi dimensioni potrebbe non rivelarsi una scelta vincente per la coltivazione idroponica indoor. assicuratevi di scegliere una varietà di canapa legale dalle dimensioni consone allo spazio che avete a disposizione.
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