Nel mondo della coltivazione della cannabis, il timing è tutto. La pazienza viene ricompensata con cime più potenti e profumate. Ma come si fa a sapere quando è il momento giusto per raccogliere? La risposta risiede nei segreti che la pianta stessa rivela. Conoscere questi segnali può significare la differenza tra un raccolto mediocre e uno eccezionale. In questo articolo, esploriamo i segnali inequivocabili che la natura ci offre per capire quando la tua cannabis è pronta per essere raccolta, assicurandoti di ottenere il massimo dal tuo duro lavoro e dedizione. Scopri come trasformare l’attesa in successo seguendo le indicazioni della tua pianta.
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Come sapere quando la cannabis è pronta per essere raccolta?
Determinare il momento giusto per la raccolta della cannabis è cruciale per ottenere un prodotto di alta qualità. Diverse indicazioni possono aiutare in questo senso:
- Foglie Ingiallite: Un segnale di maturità è l’ingiallimento delle foglie, indicando che la pianta sta deviando i nutrienti verso lo sviluppo delle cime.
- Pistilli Arancioni: I pistilli, che cambiano colore da bianco a arancione/ambra, segnalano l’avvicinamento alla fine della fioritura.
- Calici Rigonfi e Ben Format: I calici ben formati sono un altro segnale di maturità.
- Ispezione dei Tricomi: L’ispezione dei tricomi con un microscopio può aiutare a determinare il momento ottimale per la raccolta, cercando un mix di tricomi lattei e ambrati.
- Tempo di Fioritura: Conoscere il tempo di fioritura tipico della varietà che stai coltivando è utile.
- Genetica della Varietà: Diverse varietà hanno tempi di maturazione diversi; ad esempio, le varietà sativa impiegano più tempo a fiorire rispetto alle indica.
- Consigli dalle Seedbank: Le seedbank forniscono spesso informazioni sulla data del raccolto approssimativa delle loro varietà.
Attraverso l’osservazione attenta e la conoscenza della varietà che stai coltivando, sarà possibile determinare il momento giusto per la raccolta e assicurarsi un raccolto di alta qualità.
Come tagliare le piante di marijuana
La raccolta della marijuana deve essere eseguita con cura per preservare la qualità e la potenza delle cime. Ecco alcune pratiche consigliate:
- Tempismo: Raccogliere al momento giusto, come discusso precedentemente.
- Strumenti Affilati e Puliti: Usa forbici affilate e pulite per evitare danni alle piante e infezioni.
- Maneggiare con Cura: Maneggiare le piante delicatamente per evitare di danneggiare i tricomi.
- Ambiente di Lavoro Pulito: Lavorare in un’area pulita per evitare contaminazioni.
- Essiccazione e Curing: Dopo la raccolta, essiccare e fare il curing delle cime correttamente per sviluppare aroma e sapore.
- Controllo dei Tricomi: Continuare a controllare i tricomi durante il processo di essiccazione e curing.
Seguendo queste linee guida, è possibile massimizzare la qualità del prodotto finale.
Qual è il momento migliore per raccogliere le piante di cannabis?
Il momento ideale per raccogliere la cannabis è durante le prime ore del mattino, quando le temperature sono più fresche e l’umidità è più alta. Questo aiuta a preservare i terpeni e i cannabinoidi. Inoltre, assicurarsi che la pianta abbia avuto almeno 12 ore di oscurità prima della raccolta può essere benefico, poiché ciò permette alla pianta di traslocare i nutrienti lontano dalle foglie e verso le cime. Un’accurata osservazione dei tricomi e la conoscenza della durata tipica della fioritura della varietà in coltivazione sono cruciali per determinare il momento ottimale per la raccolta, garantendo così la massima potenza e qualità del prodotto finale.
Le piante di cannabis con muffe o oidio vanno raccolte?
Non è raro che si sviluppino delle muffe sulle piante di cannabis coltivate con umidità troppo alta o temperature non corrette. Ora ne parliamo nel dettaglio. Ma partiamo dal principio, cos’è l’oidio?
Cos’è l’oidio?
Lo oidio, noto anche come muffa bianca o Oidium, è un fungo parassitario che attacca le sezioni aeree delle piante di cannabis, causando danni alle foglie, ai piccioli, ai fusti e ai boccioli. Se non trattato tempestivamente, lo oidio continuerà ad attaccare le colture, rendendo le piante inadatte per il fumo. Questo fungo è un patogeno comune e di rapida diffusione, desideroso di infestare le colture di marijuana. Le spore di oidio si diffondono attraverso l’aria, causando malattie alle piante e, se inalate, possono causare infezioni respiratorie negli umani.
Per evitare un’infezione da oidio, è consigliabile coltivare la cannabis in un ambiente non favorevole alla crescita del fungo, mantenendo una temperatura tra 22 e 24 gradi centigradi e cercando di mantenere l’umidità al di sotto del 48%.
In caso di infezione, è possibile trattare l’oidio su piante di cannabis durante la fioritura fino a due settimane prima della raccolta, applicando specifici prodotti fitosanitari. Il trattamento indoor può essere effettuato applicando questi prodotti ogni 72 ore fino al controllo dell’infestazione, seguito da una sterilizzazione accurata dell’ambiente di coltivazione per eliminare eventuali spore di muffa sopravvissute.
Tuttavia, se l’infestazione è troppo avanzata e ha compromesso seriamente la pianta, soprattutto i boccioli, potrebbe essere necessario scartare la pianta infestata per evitare rischi per la salute e garantire la qualità del prodotto finale. Inoltre, scartare piante gravemente infestate può aiutare a prevenire la diffusione dell’oidio ad altre piante sane nell’area di coltivazione.
In sintesi, la decisione di scartare o meno le piante di cannabis infestate da oidio dipenderà dalla gravità dell’infestazione, dalla fase di crescita della pianta e dalla capacità di controllare e eradicare l’infestazione.
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Cosa succede se non raccogli le piante di cannabis?
Se le piante di cannabis non vengono raccolte in tempo, possono iniziare a mostrare segni di sovraccrescita e degradazione, che possono avere un impatto negativo sulla qualità e la potenza del prodotto finale. Ecco cosa succede in dettaglio:
- Degradazione dei Tricomi: I tricomi iniziano a degradarsi dopo aver raggiunto il loro picco di maturità. Questo porta a una riduzione della potenza e dell’efficacia del THC e degli altri cannabinoidi presenti nella pianta.
- Ingiallimento e Caduta delle Foglie: Le foglie inizieranno ad ingiallire e cadere dalla pianta man mano che essa utilizza le risorse nutrizionali immagazzinate per mantenere la sua vitalità.
- Muffa e Marciume: C’è un rischio maggiore di muffa e marciume, specialmente se l’ambiente di coltivazione è umido. La muffa può rovinare i boccioli e rendere il raccolto inutilizzabile.
- Crescita di Semi: Se le piante femminili sono state impollinate, inizieranno a produrre semi, il che può ridurre la qualità del raccolto e rendere i boccioli meno desiderabili.
- Perdita di Peso: I boccioli possono diventare troppo secchi e perdere peso, riducendo così la resa complessiva.
- Perdita di Sapore e Aroma: La degradazione continua può portare a una perdita di terpeni, che sono responsabili dell’aroma e del sapore della cannabis.
- Crescita Anomala: In alcuni casi, le piante possono iniziare a mostrare una crescita anomala come la formazione di nuovi boccioli sopra i vecchi, il che può interferire con la qualità e la consistenza del raccolto.
- Sviluppo di Patogeni: La probabilità che patogeni e parassiti attacchino la pianta aumenta con il tempo.
Se il ciclo continua fino alla fine, la pianta inizierà eventualmente a morire, con le foglie che cadono e i boccioli che si degradano continuamente. Inoltre, i rischi associati alla muffa e ad altri patogeni aumentano, rendendo il raccolto inadatto al consumo. In generale, è essenziale raccogliere la cannabis in modo tempestivo per garantire la migliore qualità e potenza possibile del prodotto finale.