Si parla spesso di Olio CBD e del suo stretto legame con lo sport. Negli ultimi anni, diversi studi hanno investigato questo rapporto, portando all’attenzione della comunità scientifica le interazioni del CBD con l’organismo degli atleti. Ma ci sono degli effettivi benefici nella sua assunzione, soprattutto nella vita di uno sportivo? Per rispondere a questa domanda abbiamo recuperato le ultime pubblicazioni in materia e siamo pronti a raccontarvele.
Disclaimer: questo non è un articolo di consigli medici e le informazioni qui riportate non sostituiscono il parere di un medico.
Lo stato dell’arte su CBD e mondo dello sport
Sono molti gli studi che si sono concentrati sull’indagine dei benefici del CBD, generalmente assunto tramite olio cbd o capsule CBD, applicato alle pratiche sportive. Questo interesse esisteva da ben prima che la WADA (World Anti-Doping Agency) rimuovesse nel 2018 il cannabidiolo dalla lista di sostanze proibite nelle competizioni. Le indagini lo hanno spesso portato in contrapposizione all’uso del THC, che è invece vietato dalla WADA nelle competizioni fin dal 2004. È infatti noto da tempo che il cannabidiolo costituisca un ausilio per sintomatiche quali dolore, infiammazione e insonnia da stress; ed è privo, d’altro canto, degli effetti psicotropi del cugino THC. Un recente studio pubblicato su Pharmacological Reaserch ha raccolto le precedenti indagini e le ha analizzate, mostrando lo stato dell’arte sulla discussione in materia di CBD e sport. Il risultato? Il cannabidiolo si è dimostrato un interessante alleato in numerosi trattamenti nella vita di uno sportivo. Quali? Ecco i principali:
Effetti anti-infiammatori e analgesici
Già dagli anni ’80, studi condotti in vitro hanno dimostrato la capacità del CBD di modulare, in via diretta o indiretta, i recettori coinvolti nelle infiammazioni. Il CBD pare infatti in grado di diminuire i marker di infiammazione, ovvero di attenuare la sensazione di dolore dovuta a un trauma. Lo studio ne ha messo dunque in luce i promettenti effetti analgesici. Secondo il team che ha condotto questa indagine, gli atleti potrebbero beneficiare del CBD per gestire il dolore, l’infiammazione e il gonfiore derivanti da una lesione. Il cannabidiolo e l’olio di cbd potrebbero quindi costituire una valida alternativa ai farmaci antinfiammatori non steroidei, oppioidi e corticosteroidi. Inoltre, alcuni dati sembrano suggerire una potenziale utilità nella cura dell’artrite e dell’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata, anche se ancora non sono presenti test specifici a riguardo.
Effetti ansiolitici
Gli atleti sono spesso esposti a situazioni che provocano ansia. Una buona gestione di questo fenomeno è necessaria per mantenere elevate le prestazioni e per migliorare il recupero post attività. Gli studi sul CBD hanno rivelato la sua capacità di ridurre l’ansia percepita, correlandola all’attivazione del 5-HT 1A, uno dei recettori della serotonina. L’assunzione di CBD oil prima o dopo la pratica dello sport potrebbe mitigare gli effetti dello stress e migliorare le prestazioni. Inoltre, il CBD sembra anche in grado di lenire il condizionamento della paura e di intervenire dunque in casi di stress post traumatico da lesioni o commozioni celebrali legate allo sport.
Effetti sul disturbo del sonno
Risalgono agli anni ’70 i primi studi sugli effetti del CBD sul sonno dell’uomo. Quello che si evince, è che il CBD può intervenire nel ciclo sonno-veglia, producendo effetti opposti a seconda della dose. Dosi più basse paiono infatti aumentare la veglia, mentre dosi più elevate inducono effetti calmanti che facilitano il sonno. Benché ancora non ci siano stati test specifici in questo senso, il CBD pare quindi costituire un potenziale strumento per gestire il sonno degli atleti. La capacità di rimanere svegli potrebbe costituire un determinante delle prestazioni; mentre la mitigazione dell’insonnia potrebbe lenire gli effetti negativi degli sporti intensivi sulle funzioni cognitive e fisiologiche.
CBD e sport: una conclusione
Qual è dunque il rapporto tra CBD e sport? L’uso di questa sostanza può influenzare positivamente la vita degli atleti? Gli studi condotti fino a qui sembrano rivelare di sì, ma la strada della sperimentazione è ancora lunga e, allo stato attuale, ci sono ancora diversi limiti all’uso quotidiano del CBD in campo sportivo. Il primo fra questi, è che non siamo ancora arrivati a una legislazione unificata in materia; benché infatti la WADA ne abbia permesso l’utilizzo, in alcuni stati l’uso del CBD è ancora limitato a condizioni e dosaggi specifici. Inoltre, ancora mancano studi clinici specifici che prendano in considerazione l’interazione tra il CBD e le terapie attualmente in uso nel mondo dello sport.
La strada per l’utilizzo regolamentato del CBD è ancora lunga, ma già notevoli passi sono stati fatti in questa direzione. La speranza è che la recente apertura della WADA al CBD stimoli nuove ricerche e contribuisca a colmare i dubbi rimasti.
Fonte: Gamelin F-Xavier, Cuvelier G, Mendes A, Aucouturier J, Berthoin S, Di Marzo V, Heyman E,
Cannabidiol in sport : ergogenic or else? ,
Pharmacological Research (2020),
doi: https://doi.org/10.1016/j.phrs.2020.104764
.