Chi sono gli Aghori?
Origine e credenze
Gli Aghori sono una setta dell’induismo conosciuta per le sue pratiche rituali non ortodosse. Originariamente, si crede che la setta degli Aghori sia nata nel XIV secolo, fondata da Baba Keenaram. Gli Aghori vivono in gran parte a Varanasi, in India, una città considerata sacra nella tradizione induista e ritenuta un luogo di liberazione spirituale.
Gli Aghori hanno una visione molto diversa della vita e della morte rispetto ad altre sette dell’induismo. Credono che la distinzione tra puro e impuro, santo e profano, sia un’illusione umana. Pertanto, si dedicano a rompere queste distinzioni attraverso le loro pratiche e riti.
Usanze e pratiche
Tra le loro pratiche più famose (e spesso mal comprese) ci sono la meditazione sui crematori, il consumo di cibo umano e animali morti, e l’uso di ossa umane per la creazione di gioielli e utensili. Gli Aghori praticano anche il cannibalismo rituale, ma si tratta di un’usanza rara e controversa che non è universalmente accettata tra tutti gli Aghori.
Gli Aghori sono conosciuti anche per l’uso di droghe psicoattive nei loro rituali, compresa la marijuana. Credono che queste sostanze li aiutino a raggiungere stati alterati di coscienza, permettendo loro di liberarsi dalle restrizioni del corpo umano e unirsi al divino.
Curiosità
Gli Aghori sono anche famosi per le loro capacità di guarigione. Credono che la malattia sia un problema spirituale più che fisico, e così praticano una forma di guarigione che implica la rimozione delle energie negative e la purificazione spirituale.
Un altro fatto interessante è che gli Aghori sono conosciuti per non avere paura della morte. Credono che la morte sia semplicemente un passaggio ad un’altra fase dell’esistenza, e quindi non è qualcosa da temere.
In conclusione, gli Aghori sono una setta dell’induismo con credenze e pratiche uniche. Nonostante la loro fama possa essere inquietante per alcuni, le loro usanze sono il risultato di una profonda riflessione filosofica sulla natura della vita e della morte, e rappresentano un importante aspetto della diversità religiosa e culturale dell’India.
Uso della Marijuana tra gli Aghori
Background e credenze generali
Gli Aghori sono un piccolo ma noto settore dell’Hinduismo che risiede principalmente in India. Sono famosi per le loro pratiche non ortodosse, tra cui l’uso di sostanze stupefacenti come la marijuana, nel tentativo di raggiungere stati alterati di coscienza durante i loro rituali.
Gli Aghori vedono la marijuana come uno strumento per raggiungere uno stato spirituale superiore. Credono che l’uso di questa sostanza possa aiutarli a superare i limiti fisici del corpo umano e ad unirsi con l’universo divino. Non vedono la marijuana come una droga di per sé, ma come uno strumento sacro per la meditazione e l’illuminazione spirituale.
Origine dell’uso della Marijuana
L’origine dell’uso della marijuana tra gli Aghori non è completamente chiaro, dato che le loro pratiche risalgono a molti secoli fa. Tuttavia, è probabile che l’uso di queste sostanze sia stato influenzato da antiche pratiche sciamaniche e rituali religiosi in cui erano utilizzate per facilitare la comunicazione con gli dei o gli spiriti.
Uso e preparazione
Gli Aghori non hanno una specifica varietà di marijuana che preferiscono utilizzare, ma è comune tra di loro fumare marijuana o hashish in pipa, spesso mescolata con tabacco. Durante i rituali, la marijuana viene consumata sia sotto forma di fumo che sotto forma di bevanda, conosciuta come bhang.
Non ci sono specifiche procedure per la preparazione o il consumo della marijuana tra gli Aghori. Ogni Aghori potrebbe avere il proprio modo di preparare e consumare la marijuana, ma in generale, il loro utilizzo è legato ai rituali spirituali più che al consumo ricreativo.
Stati alterati di coscienza e pratiche di guarigione
Gli Aghori utilizzano la marijuana per raggiungere stati alterati di coscienza durante i loro rituali. Credono che questi stati li aiutino a raggiungere l’illuminazione e a comprendere meglio il mondo spirituale. Allo stesso modo, la marijuana può essere utilizzata nelle pratiche di guarigione. Gli Aghori credono che il consumo di marijuana possa aiutare a purificare l’anima e curare le malattie spirituali.
Leggi indiane e visione sulla legalizzazione
Le leggi indiane sul consumo di marijuana sono piuttosto rigide. Tuttavia, esistono alcune eccezioni per l’uso religioso della marijuana, come nel caso degli Aghori. Per quanto riguarda la visione degli Aghori sulla legalizzazione della marijuana, non si sa molto. Il loro stile di vita e le loro credenze sono molto lontane da quelle della società mainstream, quindi è probabile che non abbiano un’opinione forte sulla legalizzazione della marijuana.
Fonti di Marijuana
Non è noto se gli Aghori coltivino la loro marijuana o la ottengano da altre fonti. Tuttavia, data la natura ascetica della loro vita, è probabile che la ottengano da altre fonti piuttosto che coltivarla da soli.
Salute e Rischi associati
Per quanto riguarda i rischi e i benefici per la salute dell’uso della marijuana, gli Aghori non hanno probabilmente una visione scientifica o medica su questo. La loro visione sull’uso della marijuana è più legata alla spiritualità che alla salute fisica.
Rituali specifici e rispetto delle leggi sulla droga
Non ci sono specifici rituali o feste religiose in cui gli Aghori consumano la marijuana, il suo uso è piuttosto una parte normale della loro pratica spirituale. Non considerano l’uso della marijuana come una forma di sacrilegio e, a meno che non siano esplicitamente proibiti dalle leggi locali, non è probabile che rispettino le leggi sulla droga.
Impatto sulla cultura generale indiana
L’uso della marijuana da parte degli Aghori ha avuto un certo impatto sulla cultura generale indiana, in quanto ha contribuito a mantenere viva la percezione della marijuana come sostanza sacra in alcune comunità. Tuttavia, la visione dominante in India resta quella di considerare la marijuana una droga illegale.