Quali erano le genetiche di marijuana che fumavano i primi hippie? Negli anni 60′ il movimento degli hippie riuniva al suo interno persone che si riconoscevano negli ideali di pace e libertà. Dagli Stati Uniti, in cui apparve inizialmente come movimento schierato contro la guerra in Vietnam, la controcultura hippie si diffuse poi anche in Europa e America latina.
Sappiamo che i figli dei fiori vestivano con abiti molto colorati e floreali e che furono numerose le proteste e la manifestazioni in cui si schierarono contro la violenza e le guerre. Ricordiamo inoltre che una delle loro battaglie più importanti fu quella contro il proibizionismo. E’ noto che moltissimi hippie furono grandi estimatori della marijuana, tuttavia quando si parla delle genetiche di allora si fa abbastanza confusione. Inoltre in pochi conoscono il ruolo fondamentale che gli hippie ebbero nella diffusione di nuove varietà di cannabis in Occidente.
Nelle prossime righe racconteremo di quali erano le genetiche di marijuana diffuse prima e dopo il movimento hippie. Parleremo dei viaggi in Oriente che hanno permesso di reperire i semi delle varietà di cannabis più esotiche, dei primi ibridi e delle qualità simili disponibili attualmente.
Quali erano le genetiche di marijuana prima degli hippie?
Prima di parlare delle genetiche di marijuana al tempo degli hippie ripercorriamo brevemente la storia di questa pianta antichissima. Secondo gli storici, le prime specie di cannabis sativa hanno avuto origine in Asia centrale durante il neolitico. Grazie agli scambi commerciali queste prime varietà si sono poi diffuse in diverse parti del mondo. Si pensa che gli ariani furono i primi ad adottare la marijuana come medicinale e a diffonderne l’uso tra gli assiri e i popoli indiani. In Europa la data di comparsa della cannabis sativa non è certa ma si stima sia avvenuta almeno 2500 anni prima di Cristo.
I primi esemplari di cannabis indica sono originari della regione himalayana del Karakorum. Questa genetica di marijuana è arrivata in occidente negli anni 60′ e 70′ e fu soprattutto grazie agli Hippie che ne diffusero i semi reperiti viaggiando in Asia (i leggendari viaggi noti come Hippie trails).
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Come gli hippie “importarono” le genetiche di marijuana dall’Oriente
Fino agli anni 60′ nel nord America si utilizzavano genetiche di marijuana sativa. In California le genetiche di marijuana fumate dagli hippie erano principlamente varietà colombiane e messicane come Colombian Gold, Oaxacan, Michoacan e Acapulco Gold. La crescita della domanda di cannabis determinò la necessità di una produzione maggiore. Alla fine del decennio divenne perciò necessario migliorare e modificare le varietà esistenti.
Verso gli anni 80′ i coltivatori californiani riuscirono a creare degli ibridi incrociando ceppi di sativa locali con quelli di indica importati da india e Nepal. Furono i viaggi per il mondo degli Hippie a rendere possibile il reperimento dei semi delle nuove genetiche di marijuana.
Quali furono i primi ibridi ottenuti dalle genetiche marijuana introdotte dagli hippie
L’erba fumata dagli Hippie non era potente e saporita come quella di oggi. Il quantitativo di THC superava di poco l’1%, molto inferiore rispetto all’ 8 % medio della cannabis moderna. Per questo motivo potremmo considerare le varietà più vecchie molto più simili all’odierna cannabis light.
Tra le genetiche di marijuana più famose ai tempi degli hippie nominiamo:
- Skunk: (Acapulco Gold x Colombian Gold x Afghani Indica), resistente e adatta a climi solitamente inadeguati per la cannabis generica.
- Blueberry: nata negli anni ’70, dal sapore fruttato e a predominanza indica. Ha ottenuto il primo premio all’High Times Cannabis Cup del 2000 nella categoria Best Indica.
- Haze: probabilmente ricavata da varietà sativa selezionate e ibridate in California. Ha tempi di maturazione più lunghi rispetto a molte altre varietà.
- Northern Lights: è una varietà indica discendente da semi afgani e tailandesi
Per quanto riguarda l’hashish le varietà più amate dai figli dei fiori erano: l’hashish afgano e pakistano, le Temple balls nepalesi, il kif marocchino, il libanese rosso e il Manali cream.
Infine, il Ketama Gold dall’odore intenso e il gusto corposo risulta molto simile all’hashish marocchino. La sua morbidezza, il colore dorato e il sapore balsamico sono perfettamente fedeli alle caratteristiche del tipico Kief delle vallate del Ketama.