Nell’ultimo mezzo secolo c’è stata un’esplosione di nuove varietà di marijuana, sviluppate senza sosta dai coltivatori più intraprendenti. Assieme alle piantine, sono fiorite anche le competizioni per decidere quale fosse lo strain di cannabis migliore. Certo, in un campo così ampio e dominato da gusti e opinioni personali è difficile trovare una definizione di “migliore” su cui tutti concordino. Però questo non ha impedito agli appassionati di stilare una serie di categorie, alcune particolarmente fantasiose, e incoronare i loro campioni.
Come molte cose che hanno a che vedere con la marijuana, anche questa storia ha inizio in Olanda, ad Amsterdam.
High Times Cannabis Cup, l’antenata di tutte le competizioni
Ora, magari anche prima che a Steven Hager venisse l’idea di fondare questa competizione, i coltivatori di cannabis si incontravano tra di loro per stabilire a suon di bong chi fosse il migliore. Indubbiamente però è la manifestazione di Steven ad aver raggiunto fama mondiale, ed esser diventata ad oggi il punto di riferimento per sviluppatori e consumatori in affamati di novità.
La competizione si è tenuta, ovviamente, ad Amsterdam per quasi trent’anni, ed è stata inaugurata nel lontano 1988. Erano tempi diversi da quelli attuali, Amsterdam era un’isola di liberalità sfrenata, gli sviluppatori di nuove varietà non erano poi molti, e molto faceva il passaparola. Quindi a Steven Hager venne l’ispirazione: così come esistevano competizioni su birra, pane e pretzel, ne avrebbe creato una sulla cannabis.
Non su un aspetto particolare, intendiamoci, ma sulla cannabis in generale. Una gara che celebrasse tutto ciò che ruota attorno alla ganja. Accanto alle categorie più tipiche, come quella per la migliore varietà di sativa, indica e ibrida, Hager ne inserì altre meno canoniche. Come il miglior stand, o la miglior bong (rigorosamente di vetro). C’è anche la categoria per il miglior hashish, e il miglior nederhash, ovvero hashish prodotto esclusivamente in Olanda. Insomma, qualcosa per far piacere a tutti. A vincere quella prima edizione fu la leggendaria Skunk, che diede i natali ad alcune tra le varietà di marijuana più famose e amate di tutti i tempi, ne abbiamo parlato anche noi, in un altro articolo.
La Cannabis Cup cambia casa
Nel 2014 la Cannabis Cup ha dovuto abbandonare Amsterdam, a causa dei venti di guerra politici e legislativi che iniziavano a soffiare sulla città e sull’Olanda intera. Però la manifestazione non è assolutamente rimasta senza un tetto anzi, nei suoi anni di onorata carriera ha trovato numerose case e generato parecchi discendenti.
La High Times Medical Cannabis Cup, ad esempio, si occupa di giudicare le varietà di cannabis ad uso medico, mentre esiste una versione della competizione specifica per gli stati americani dove l’erba è stata legalizzata. Sono perfino nate Cannabis Cup specifiche per alcune città.
Le manifestazioni nel resto del mondo
La competizione di Hager e le sue discendenti non sono le uniche al mondo. In America, sopratutto negli ultimi anni, hanno iniziato a spuntarne di nuove e interessanti, come la Dope Cup di Portland o la Emerald Cup californiana. Per il momento sono ancora piccole come dimensioni e importanza, ma crescono di anno in anno, assieme all’interesse del pubblico e ai passi avanti nella legalizzazione.
Le competizioni italiane sulla cannabis
La cannabis classica è, in Italia, ancora illegale. Possiamo trovare però quella light, a basso contenuto di THC. Ed essendo questa una derivazione della pianta classica, esistono quasi tante varietà di cannabis light quante di cannabis classica. Per orientarsi nel mare delle varietà e decretare la migliore, ecco che sono nati gli equivalenti light della cannabis cup.
La competizione più grossa è, al momento, la 4.20 Cannabis Light Cup. Giunta alla sua seconda edizione (la terza si doveva tenere a maggio 2020), mette a confronto i coltivatori del Bel Paese su quattro categorie: Indoor, Outdoor, Greenhouse, e Extract. Le categorie si riferiscono al metodo di coltivazione della pianta, più l’ultima categoria dedicata agli estratti come hashish e olio CBD.
I nomi dei vincitori sono vari e fantasiosi, come Black Forest, Arlequin e, per la categoria Indoor, Gelato e Amnesia Gold.
WeWeed non ha partecipato all’edizione 2019 della competizione, ma le varietà che offriamo sono altrettanto valide e potenti. Scopritele nel nostro!