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Orange Bud: una leggenda dagli anni ’80 ai giorni nostri

Staff WeWeed

orange bud
Indice

Dopo aver parlato della White Widow e della Silver Haze, continuiamo il nostro viaggio nelle varietà di cannabis “cromatiche” approdando tanto per cambiare nella California degli anni 80. Ad accoglierci, troviamo la Orange Bud, una varietà antica ma tutt’ora validissima.

Le origini della Orange Bud, tra Orange County e casata d’Orange

Come praticamente sempre succede per le genetiche di marijuana, anche l’Orange Bud ha origini internazionali e anzi, interoceaniche. Nasce infatti per metà nella patria dell’Orange Country, la California, e per metà nel regno degli Orange, ovvero l’Olanda. In particolare ad Amsterdam, naturalmente.

Scioglilingua a parte, la storia di questa interessante Orange Weed è abbastanza tipica. Intorno agli anni settanta, la cultura della cannabis imperversava nei due centri nevralgici della marijuana: Amsterdam e California. Nuove genetiche venivano create e riscoperte, il pubblico era affamato di novità, e praticamente chiunque coltivasse anche solo una dozzina di piantine tentava qualche innovativa ibridazione.

A quei tempi però le tecniche erano ancora, per i nostri standard, poco raffinate. Buona parte delle ibridazioni veniva fatta “ad occhio”, senza controllare accuratamente né mantenere traccia di come si intrecciavano i diversi rami genetici degli strain. Insomma, si trattava quasi completamente di arte e poco o nulla di scienza.

Perciò, non c’è da stupirsi quando si scopre che la varietà madre della Orange Bud è una non meglio identificata “californiana agrumata“. Non si sa molto di più, se non che era un’ibrido al circa cinquanta percento tra sativa e indica.

Quel che però si sa, e bene anche, è che in virtù del suo bilanciamento tra gusto e potenza questa agrumata californiana riscuoteva notevole successo oltreoceano. Tanto da finire nelle mani di un certo Henk van Dalen, che la scoprì e se ne innamorò durante un viaggio potremmo dire scientifico.

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Van Dalen, sviluppatore della Orange Bud, in una foto che trasuda anni ottanta

Van Dalen infatti aveva la sua base ad Amsterdam, città che in quegli anni godeva di un esplosione del settore della cannabis. Grande appassionato di marijuana, van Dalen si limitava a raccogliere genetiche e sperimentare ibridazioni, almeno fino alla fine degli anni settanta.

Dutch Passion e Orange Bud

All’inizio degli anni ottanta la varietà agrumata californiana era stata bene o male standardizzata, a causa del suo notevole successo. Come tutte le genetiche californiane, aveva un forte effetto rilassante e un contenuto di THC a dir poco pesante. Ma la sua caratteristica più peculiare era quella di sprigionare un buon profumo d’agrumi al minimo tocco.

Veniva chiamata, senza tanta fantasia, “California Orange Weed” e seppur famosa, era una varietà tra le tante.

Ma ecco che van Dalen decide che ha raccolto e sperimentato abbastanza, e decide di aprire una sua azienda: la Dutch Passion. Specialità della Dutch Passion sono le genetiche innovative, e tra queste ecco che appare la Orange Bud.

Ulteriore raffinamento della California Orange, la Orange Bud è in sostanza una Skunk, potente e dall’high ben definito, fortemente aromatica e con un effetto ansiolitico che è sempre piaciuto agli olandesi. Tanto che il successo della Orange Bud è stato tanto profondo quando duraturo. Perfino oggi infatti questa varietà è uno degli immancabili classici in ogni coffee shop che si rispetti.

Orange Bud nel dettaglio

Come dicevamo, le origini esatte della Orange Bud sono avvolte nel mistero, ed è quindi impossibile fare un’analisi degli strain che la compongono.

Quel che però è sotto gli occhi, o per meglio dire il palato di tutti, sono le caratteristiche esplicite della varietà.

La prima cosa che salta all’occhio è la gran quantità di tricomi che ricoprono l’infiorescenza. Tozzi e densi, hanno il caratteristico colore arancione e, non serve dirlo, contribuiscono non poco alla potenza dell’high.

Manipolando l’infiorescenza e frantumando quindi alcuni tricomi, si percepisce subito il caratteristico aroma d’agrumi, fresco e stimolante.

Veniamo all’aspetto più interessante: il fumo. L’Orange Bud produce un fumo dal gusto pieno e molto, molto fruttato. Non è un fruttato molto dolce però, come quello che si si potrebbe aspettare da una varietà più morbida come la Cookies. È invece un fruttato citrico e speziato, che ricorda le arance con un tocco di cannella e chiodi di garofano. Decisamente piacevole, non impasta per nulla e anzi, ha un che di rinfrescante.

Effetti e potenza

L’Orange Bud è, nell’anima, una skunk. E come tale produce un high imponente. Ma non bisogna dimenticare che è stata sviluppata a partire da una delle prime varietà californiane, da un europeo. Dalla California ha ereditato un effetto stimolante per la creatività, di indubbia utilità per chi desidera intraprendere imprese artistiche. Della cultura olandese eredita invece le proprietà rilassanti, sia muscolari che mentali. La Orange Bud è infatti una varietà consigliata per il trattamento di disturbi dell’umore o contro l’ansia generalizzata.

L’high prodotto dalla Orange Bud infine non è profondissimo, ma intenso e di lunga durata. Alcuni appassionati riferiscono di aver continuato a provare ondate di creatività addirittura per un’intera giornata.

Orange Bud legale al CBD

E per chi vive in paesi dove la marijuana classica è purtroppo illegale? Non c’è nulla da preoccuparsi, infatti è oramai da qualche anno che esiste una varietà di Orange Bud ad alto contenuto di CBD e bassissima concentrazione di THC. Pienamente legale anche qui in Italia, non avendo THC non induce alcuna sensazione di confusione ma mantiene tutte le proprietà utili. Come l’effetto stimolante sulla creatività e quello rilassante e ansiolitico.

Naturalmente, WeWeed offre delle eccellenti infiorescenze di Orange Bud al CBD, coltivate e controllate perché rispettino i migliori standard qualitativi.

La marijuana orange nella scena internazionale

Infine, quali medaglie può appuntarsi sul petto la Orange Bud? Senza dubbio gli va riconosciuto il merito dell’anzianità. Una varietà che nasce negli anni ottanta infatti non arriva fino ai giorni nostri se non è estremamente valida.

E una varietà valida non può non vincere qualche premio e generare discendenti altrettanto degni di nota.

Così infatti è accaduto anche per la Orange Bud. Una sua discendente, la Orange Hill Special, si è piazzata al terzo posto nella Highlife Cup del 2015, e sono innumerevoli le sue sorelle che, pur non raggiungendo le vette delle classifiche, non vengono nemmeno dimenticate.

orange bud 3rd place
La Orange Hill Special, discendente della Orange Bud, vince il terzo posto in una delle più prestigiose competizioni a tema marijuana

La Orange Bud non è quindi onnipresente Super Skunk, ma sa il fatto suo, e rimane una varietà apprezzata sia ad Amsterdam che oltreoceano, a più di trent’anni dalla sua nascita. Non c’è riconoscimento o premio migliore di questo.

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